Non è una novità dato che se ne parla già da alcuni mesi. E il disegno di legge sul liceo made in Italy è già pronto da gennaio 2023. L’idea nasce proprio dalla premier Giorgia Meloni, che già in campagna elettorale l’aveva preannunciata sottolineando il suo desiderio di fare dell’Italia un Paese sempre più ‘identitario’, che possa distinguersi nel resto del mondo. E a tale scopo formare i giovani con un indirizzo di studio specifico permetterà di dare maggiore risalto alle eccellenze italiane. In occasione del Vinitaly a Verona di qualche giorno fa Giorgia Meloni lo ha voluto rilanciare, definendolo ‘il vero liceo, quello più legato alla cultura italiana’.
Al riguardo non è mancato il favore anche del capo dei presidi Giancarlo Giannelli e del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Contestazioni invece solo da Sinistra Italiana e Movimento 5 stelle. Il nuovo liceo, il cui avvio era stato posticipato da Mario Draghi al post-elezioni, partirà con certezza con l’a.s. 2024/2025. E sarà un’apposita legge delega a definirne i contorni, sebbene, come ha affermato lo stesso Giannelli, sarebbe bastato aggiornare il decreto del presidente della Repubblica del 2010 che disciplina gli istituti tecnico-professionali.
Come funzionerà il Liceo Made in Italy
Il nuovo Liceo Made in Italy sarà una via di mezzo tra un indirizzo tecnico-economico e un agrario, con qualcosa di attinente anche alla moda. Le materie specifiche verteranno su marketing, economia, diritto, storia dell’arte, elementi della moda, dell’agroalimentare, filosofia, fisica, modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare e Made in Italy e mercati internazionali. Resteranno poi le consuete materie curricolari comuni a tutte le scuole secondarie di II grado, quali italiano, storia, matematica, lingua straniera, scienze naturali, religione e scienze motorie.
Insomma, visto così sembrerebbe un istituto superiore da cui chi si diplomerà diventerà esperto di tutto un po’. L’obiettivo in realtà sarebbe però improntato a dare agli studenti una solida base umanistica, pur con l’intento di formare tecnici del made in italy, così come ha spiegato in Senato all’atto della sua presentazione Carmela Ella Bucalo, firmataria del disegno di legge che darà vita al nuovo liceo.