Licia Colò è finita al centro di una polemica in queste ore dopo aver criticato la carne di coccodrillo servita al ristorante. La nota conduttrice tv si è detta stupita dopo aver visto un ristorante che serviva appunto questo tipo di carne in quel di Livorno, ma anche carne di canguro e di altri animali che solitamente non finiscono sulle nostre tavole. “Ma è mai possibile una cosa del genere?”, si è domandata appunto la stessa Licia Colò, sottolineando come si faccia di tutto per promuovere il rispetto degli animali, ma tali pubblicità a suo modo di vedere vanno nel senso opposto. “Sono senza parole”, ha aggiunto lo stesso volto noto del piccolo schermo, aggiungendo che a suo modo di vedere i media non dovrebbero “dare spazio a queste iniziative”, in quanto passa il messaggio in cui “tutto è possibile”.



Il riferimento di Licia Colò era di preciso ad un servizio de La Vita in Diretta, storico programma pomeridiano di Rai Uno, e la critica della stessa è giunta anche al proprietario del ristorante, Matteo De Robertis di RoManzo di Livorno, che ha voluto replicare: “Non vedo la colpa”, precisando che se un giornalista voglia informarsi sulle specialità servite nel suo locale, perchè mai non dovrebbe rispondere?



LICIA COLÒ CONTRO LA CARNE DI COCCODRILLO: “HO SOLO ESPRESSO LE MIE IDEE”

Ne è nato un tam tam mediatico dove il popolo della rete si è schierato quasi a metà fra la conduttrice e il ristoratore/programma e alla fine Cook del Corriere della sera ha voluto capirci qualcosa, intervistando direttamente la stessa presentatrice. “Io ho espresso le mie idee – ha precisato – e si sono venute a creare delle polemiche in poco tempo”, tutte cose che però non erano ovviamente nelle sue intenzioni.

Il suo intento, precisa, era quello di “far riflettere” su come alcuni allevamenti da cui derivano queste carni particolari possano creare degli “ingenti danni all’ambiente”, in quanto inquinano, contribuendo quindi al surriscaldamento globale. Bisognerebbe, aggiunge, promuovere soprattutto “un’alimentazione sana”, basata su prodotti non di origine animale, ma con ciò non intende che dovremmo diventare tutti vegetariani o vegani, ma semmai mangiare meno carne.