Ha 8 anni, gira mezzo mondo dalla sua India per protestare contro il surriscaldamento climatico, ma l’attivista Licypriya Kangujam è chiara nelle sue premesse: «non sono la Greta dell’India». Una storia per certi versi simile a quella della 16enne più famosa del mondo nata in Svezia, anche se con una prerogativa in più: il ruolo e le battaglie di attivista pro-clima sono iniziate molto, molto tempo prima. È militante da quando ha praticamente 6 anni, oggi ne ha 8 ed è la bambina più famosa di tutta l’India: con lo smog e la concentrazioni di polveri sottili costantemente sopra la quota richiesta dall’Oms (810 contro i 25 richiesti dalle organizzazioni internazionali) a New Dehli e non solo, nello scorso novembre Licypriya ha chiesto ufficialmente al Governo Modi di prendere provvedimenti per combattere i cambiamenti climatici. Non è una crociata personale, garantisce la bambina-attivista ai media internazionali, ma serve che qualcosa cambia a livello strutturale perché si arrivi a dei primi significativi risultati: in questo molto simile a Greta, per la Kangujam serve integrare lezioni sul cambiamento climatico come «materia obbligatoria nelle scuole. Se qualcosa deve cambiare, bisogna che accada ovunque».
LICYPRIYA, “NON SONO LA GRETA DELL’INDIA”
La piccola di 8 anni è molto combattiva e qualche giorno fa ha scritto sui propri social in un perfetto inglese una “necessaria premessa” che ogni giornale deve considerare quando tratta della sue battaglie: «Cari media, smettetela di chiamarmi “Greta dell’India”. Non sto facendo il mio attivismo per assomigliare a Greta Thunberg. Sì, è una delle nostre ispiratrici e grandi influencer. Abbiamo un obiettivo comune ma ho la mia identità, storia. Ho iniziato il mio movimento da luglio 2018 anche prima dell’inizio di Greta». Come riporta Repubblica, la piccola Licypriya Kangujam è cresciuta nel villaggio del Manipur (nord est dell’India) nel solco “ereditato” del padre che nel 2015 raccolse fondi per le vittime del terremoto che mise distrusse mezzo Nepal. Di recente proprio grazie alla mediazione della bambina di 8 anni con il Premier Modi, il Rajasthan è il primo Stato ad aver introdotto le lezioni scolastiche di educazione all’ambiente e a breve seguiranno anche altri Stati indiani. «Sono venuta qui per dirvi che è il momento di agire, perché ci troviamo nel bel mezzo di una vera emergenza climatica», aveva detto solo lo scorso dicembre alla Cop25 di Madrid davanti a Greta e agli altri giovanissimi attivisti pro-clima provenienti da ogni parte del mondo. Come ha spiegato poi la stessa Licypriya, ha lasciato la scuola a 7 anni per poter fare l’attivista prima davanti al Parlamento indiano e poi in altre aree del Paese financo alle conferenze mondiali «Ho sacrificato tanto della mia vita in tenera età, e non per sentirmi chiamare ‘Greta dell’India’. Se lo fate non state coprendo la mia storia. La state cancellando». Sempre alla Cop25 la piccolissima attivista aveva puntualizzato la sua differenza con la 16enne svedese, «Ho fatto sentire la mia voce per la prima volta in Mongolia, durante un evento Onu il 4 luglio 2018. Da allora, ho iniziato il mio movimento, il Movimento dei bambini. In hindi si chiama Bachpan Andolan, è un appello ai leader mondiali per prendere iniziative immediate sul clima».