La plastica è sicuramente al centro dei pensieri della Germania. Solo due mesi fa il Bundestag aveva approvato una tassa speciale sui prodotti in plastica monouso, per sostenere le somme che ogni anno i comuni devono spendere per rimuoverla e smaltirla. In questo modo i produttori di bicchieri per bevande, imballaggi per alimenti e sigarette dovranno versare un contributo a un fondo statale per contribuire ai costi di smaltimento dei rifiuti di plastica. Ma sul tema si è aperto di recente anche un dibattito in merito all’aspetto ecologico che questo materiale potrebbe assumere.



Tutto è partito dal direttore della Fondazione Lidl, Wolf Tiedemann, che ha iniziato una campagna a favore delle bottiglie di plastica riutilizzabili col supporto del presentatore televisivo Gunther Jauch, sfruttando la popolarità di quest’ultimo per portare l’attenzione sulla plastica da riciclo e ‘sfidare’ le associazioni ambientaliste.



Plastica e l’accusa di ‘greenwashing’ a Lidl

Al Frankfurter Allgemeine Tiedemann ha spiegato intanto come la sua campagna resti finora solo entro i confini tedeschi, nonostante la Lidl abbia filiali sparse in altri 30 paesi europei. È infatti in Germania che si sta discutendo in merito alla trasformazione del confezionamento delle bevande. Inoltre ha spiegato le caratteristiche ecologiche di tutte le bottiglie di plastica Lidl, controbattendo alle accuse di ‘greenwashing‘ (o finto ecologismo) da parte di alcune associazioni ambientaliste. Nell’intervista ha sottolineato anche come i materiali impiegati siano altamente economici, e come anche i costi di trasporto siano contenuti.



Tiedemann ha anche precisato come le bottiglie Lidl siano perfettamente in linea col ‘Packaging act’ fondato proprio sull’idea del riutilizzo: “ci siamo convinti presto che il nostro sistema potesse essere una delle strade giuste in termini di ecologia e clima. Lo abbiamo dimostrato anche nei nostri studi. Il riutilizzo non è fine a sé stesso. L’equilibrio ecologico e climatico dovrebbe essere decisivo”.