Ligabue, grande emozione a San Siro: il ricordo del cugino Gianni

Ieri sera è andato in scena il concerto di Luciano Ligabue a San Siro, la sua tredicesima esibizione nello stadio simbolo non solo del calcio ma anche della musica italiana. Il rocker, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha cantato di fronte ad un pubblico di circa 55.000 persone, intrattenendo con la sua musica, la sua grintosa energia e le canzoni che hanno contrassegnato la nostra vita e intere generazioni. Lo show ha preso il via con Sogni di rock’n’roll e, tra i momenti più emozionanti del concerto, c’è stato sicuramente il ricordo di una persona importantissima.



Ligabue ha infatti inserito in scaletta Lettera a G brano contenuto nel disco del 2005 Nome e cognome e dedicato a Gianni, il cugino scomparso anni fa. Un brano legatissimo alla sfera personale dell’artista in ricordo del cugino, di cui, come riportato dal quotidiano, aveva già intimamente parlato nel libro del 1997 Fuori e dentro il borgo.



Ligabue: le parole per il cugino e le più iconiche canzoni in scaletta

Siamo stati bambini insieme, adolescenti insieme, adulti insieme. Abbiamo avuto gli stessi sogni, desideri. A volte le stesse ragazze. Negli ultimi anni ho visto andarsene prima mio padre, poi qualcuno che ha condiviso il palco con me e ora G. La sua morte mi ha spinto a una profonda riflessione sulle strade che prende la vita. E a molto altro”, aveva scritto Ligabue nel libro, in ricordo del cugino Gianni. Un ricordo portato in scena anche ieri sera, nella cornice di San Siro, attraverso un emozionante omaggio: le foto di Gianni, infatti, hanno accompagnato il successo del rocker Per sempre.



Uno show a 360° quello che il cantante ha regalato al suo affezionato pubblico, che da anni lo segue e che non ha mai smesso di cantare a squarciagola i suoi più iconici brani. In scaletta non sono mancate perle del suo repertorio quali Balliamo sul mondo, Happy Hour, Un colpo all’anima, ma anche Eri bellissima, Il peso della valigia, Tra palco e realtà e l’intramontabile Certe notti. Chiusura in grande stile con Non cambierei questa vita con nessun’altra e con Urlando contro il cielo.