Secondo il noto giornalista, direttore ed editorialista di TgCom24, Paolo Liguori, la querelle fra Matteo Salvini e Draghi sui vaccini è tutta un bluff, semplice mossa elettorale. Liguori è infatti convinto che l’esecutivo sia assolutamente compatto sulla questione vaccinale, ma queste divisioni sono da imputarsi semplicemente alle elezioni amministrative che si terranno il mese prossimo, e al futuro del governo.
In collegamento ieri sera con il programma di Rete 4, Stasera Italia News, condotto dalla brava e bella Veronica Gentili, ha confessato: “Salvini sta facendo un grande sforzo e deve cercare di portare quanti più elettori alla metà del Governo, un Governo europeo e moderno, non è facile. Alcuni consigliano di differenziarsi e di ricordare le bandiere, altrimenti si perdono voti e c’è Giorgia Meloni dietro”. E ancora: “In questo momento non c’è divisione sui vaccini, è tutto fumo elettorale. Come si può essere divisi tra vivere e rischiare di ammalarsi e morire, non c’è questa divisione. È tutto fittizio e questa discussione infatti mi disturba. I no-vax sono quattro gatti”.
LIGUORI: “IL FUTURO DI DRAGHI DIVIDE IL GOVERNO”
Solo campagna elettorale e propaganda quindi, e Liguori nel contempo “appiattisce” anche i No Vax, cercando di dare scarsa importanza alle numerose aggressioni verbali e fisiche che si sono verificate nelle ultime settimane. Stando al direttore di TgCom24, comunque una divisione all’interno del governo c’è, ed è quella riguardante il futuro dell’attuale presidente del consiglio, Mario Draghi.
“L’unica divisione che c’è – ha spiegato ancora il giornalista – è quella tra chi pensa che Mario Draghi debba continuare a guidare il Governo per il prossimo anno e mezzo e chi pensa invece che possa andare al Quirinale (il presidente Sergio Mattarella a fine mandato lascerà ndr). Chi pensa che Draghi debba continuare a lavorare a Palazzo Chigi deve però trovare un Presidente della Repubblica. È una divisione seria, perché si vota prima per il Quirinale che per le elezioni politiche, lì la scelta va fatta una sola volta e quella determinerà il resto”.