Don Backy e Liliana Petralia sono una coppia solida e innamorata. Ben 55 gli anni vissuti insieme, come il cantante ricorda a Serena Bortone durante la sua ospitata a Oggi è un altro giorno. “Siamo sposati dal ’68 e ci siamo conosciuti nel ’64. – ha esordito il cantante, che ha poi descritto la moglie così – Lei è una donna straordinaria, l’amore che ci lega è importante e soprattutto le liti: bisogna litigare! Per cosa? Per tutto!” Per lui, d’altronde, un amore litigarello è importante per tenere sempre viva la coppia. In studio arriva poi anche un videomessaggio del figlio della coppia, Emiliano, che lascia Don Backy vistosamente commosso: “è stato molto bello”, ha commentato lui. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Liliana Petralia e Don Backy, un grande amore
Liliana Petralia è la moglie di Don Backy, al secolo Aldo Caponi. Il cantautore e la giovane attrice si sono conosciuti nel 1964 sul set del film “Super rapina a Milano”, di cui Don Backy scrisse il soggetto insieme ad Adriano Celentano. Si sono sposati nel 1968 e l’anno dopo hanno avuto il loro unico figlio, Emiliano. Prima del matrimonio Don Backy e Liliana Petralia hanno recitato insieme anche nel film “L’immensità (La ragazza del Paip’s)”, del 1967, diretto da Oscar De Fina. Dopo le nozze con il cantautore, l’attrice ha lasciato le scene. Su Liliana Petralia si sa molto poco: non ha nessun profilo social, anche se alcune foto del matrimonio della coppia sono state pubblicate sul profilo Facebook del marito. Lo scorso agosto, in occasione del suo compleanno, Don Backy ha pubblicato alcune foto insieme alla moglie, al figlio Emiliano e alla nipotina.
Liliana Petralia: il primo incontro sul set con Don Backy
La celebre canzone “L’amore” di Don Backy, contenuta nell’omonimo disco del 1965, è dedicata alla moglie Liliana Petralia. Il cantautore toscano ha raccontato la genesi del brano durante un’intervista a Condivisione Democratica: “Stavamo girando il film “Super rapina a Milano” a Palestrina e ancora non ero sposato con mia moglie. In quel periodo avevamo litigato; sentivo la necessità di dedicarle una canzone che fosse il simbolo dell’amore, così come lei lo era per me”. E ha aggiunto: “Forse il testo non è eccezionale, è un tantino scontato; l’unica originalità sta nel fatto che non si capiva esattamente se mi riferivo a una ragazza o a un Dio per ringraziarlo di quello che ci ha dato”. Grazie a questo brano, scritta da solo, Don Backy si è sentito per la prima volta un vero cantautore e nel corso della sua carriera ha continuato a sviluppare quel tipo di canzone.