“Il caso di Liliana Resinovich è ancora tutto da scrivere“. Lo ha dichiarato a Chi l’ha visto? il professor Vittorio Fineschi, consulente medico legale del fratello della donna, Sergio Resinovich, convinto che la 63enne sia stata colpita e non si sia suicidata come invece ritiene la Procura di Trieste che ha chiesto l’archiviazione. Di questo è convinto anche l’amico speciale della donna, il sedicente amante Claudio Sterpin, contro cui il marito della vittima, Sebastiano Visintin, ha speso parole nette davanti alle telecamere di Quarto Grado. “Ora basta, lasciamo riposare in pace Lilly“, ha detto il vedovo della 63enne, invitando espressamente Sterpin a smettere di insinuare che avessero una relazione e che qualcuno possa averla uccisa.
Il giallo, oltre un anno dopo il suo inizio, è più intricato che mai nonostante l’intervenuta lettura dei fatti da parte della Procura. Secondo il fratello di Liliana Resinovich, non si sarebbe suicidata e sussisterebbero elementi utili a dimostrarlo. “Segni sul volto e un ematoma alla testa“ che aprirerebbero a una morte violenta per mano di terzi. Per questo, Sergio Resinovich si è detto pronto a una riesumazione del corpo di Liliana Resinovich e dichiara battaglia contro l’orizzonte di una chiusura delle indagini incagliata sulla pista suicidaria. Su tutt’altro fronte si gioca la battaglia tra i due uomini della vita di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin, da mesi impegnati in lividi botta e risposta a distanza.
Liliana Resinovich, l’avvocato di Sebastiano Visintin contro Claudio Sterpin: “Deve vergognarsi”
Ai microfoni di Quarto Grado, l’avvocato di Sebastiano Visintin, Paolo Bevilacqua, avanza dubbi sul rapporto tra Liliana Resinovich e Claudio Sterpin, l’uomo che sostiene da sempre di aver avuto con lei una relazione prossima alla convivenza a ridosso della scomparsa. “Una riserva che ho sempre avuto è che fosse una donna tormentata (…) devastata da un segreto. Mi sono sempre chiesto – ha dichiarato il legale – quale tipo di relazione potesse avere, talmente inconfessabile (…). Il fatto poi di non aver corrisposto le aspettative dello Sterpin, questo personaggio che emerge in modo eclatante, questa persona deve solo vergognarsi di avere, nella misura in cui l’ha fatto, esternato una sua situazione personale di fronte ad una persona che non c’è più e di fronte a un marito che ha sofferto e soffre per la perdita della moglie”.
Dall’altra parte, Claudio Sterpin non molla la presa e nella sua replica non fa sconti a un rapporto coniugale che non ha mai nascosto di ritenere ormai inesistente: “Lei era un suo soprammobile, caro e indispensabile. Che c***o di matrimonio è? Io con Lilly mi sono trovato tutti gli anni, ci confidavamo. Chiamava molto più lei a me che io a lei, anche perché non sapevo se potevo o se avesse il marito attaccato. Mi continua a ribollire il fatto di come lui abbia recitato e stia ancora recitando un immeritato ruolo di vedovo perché lui era vedovo moralmente, se non da anni, da tanti mesi”.