Si infittisce sempre più il giallo di Liliana Resinovich, la donna scomparsa il 14 dicembre da Trieste e il cui cadavere è stato ritrovato il 5 gennaio. Negli ultimi giorni il fratello ha rivelato che sono scomparsi alcuni codici bancari che la donna avrebbe nascosto dietro ad un quadro. A detta di Sergio, proprio lei gli avrebbe mostrato il punto esatto di tali codici perché: “Non si sa mai”. Una frase che indica sospetti e forse paura.



A commentare gli ultimi sviluppi è stata Roberta Bruzzone a “La Vita in Diretta”. Secondo la criminologa, Lilly stava progettando una vita senza il marito, Sebastiano: “A quanto sembra sono due le informazioni che Liliana non condivide. L’esistenza del conto e i codici del conto, che nasconde in casa e dice al fratello dove siano nascosti. Non penso che il fratello se lo sia inventato. Sembra sempre più probabile che stesse progettando una vita senza Sebastiano. Nascondere una somma così importante al marito con cui convive è indice di forte stress e criticità nella coppia. Aveva nascosto il presunto amante ma nascondere una somma di denaro vuol dire che la crisi è più profonda perché vuol dire che stava progettando una vita senza lui”.



“Liliana Resinovich uccisa per soldi”: parla la cugina

Roberta Bruzzone ha poi commentato ai microfoni di Alberto Matano il fatto che Liliana Resinovich non portasse la fede il giorno in cui è scomparsa: il corpo, infatti, è stato ritrovato senza anello. La criminologa ha dichiarato: “La fede? Potrebbe essersela tolta lei o è tornata a casa da altre vie. Non è un elemento che può essere letto in maniera univoca. Una crisi tra i due, magari non necessariamente dovuta alla presenza di Claudio, esisteva. Non è la coppia che descrive Sebastiano. L’ipotesi di un allontanamento da casa dovuto a una situazione di criticità è presente. Sono comunque ipotesi inconciliabili con quanto racconta Sebastiano. Lo stesso Claudio non ravvisa agitazione quando la sente per telefono”.



La cugina, Silvia, non ha dubbi: “Il movente è quello. Non dico che è stato il figlio o qualcun altro, dico che il movente è quello del denaro. Non ci sono altri moventi. Movente passionale? No, non sarebbe la prima coppia che si separa dopo trent’anni. Se lei si separa magari non ha calcolato che avrebbe dovuto aiutarlo visto che comunque qualche soldino avrebbe dovuto darglielo. Loro non avevano figli quindi una volta che ha pagato affitto, bollette, assicurazione era più che logico che aiutasse la nipote, il fratello o Piergiorgio. Io l’ho visto una volta sola, non so se abbia avuto soldi da Liliana o da Sebastiano, suo padre. Forse ci sono ancora segreti che noi non sappiamo, forse ha prestato soldi a qualcun altro e noi non lo sappiamo”.