Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana Resinovich, è tornato a parlare anche alle telecamere del programma Ore 14. Rispetto al test del Dna al quale si è sottoposto, ha commentato: “Io lo avrei fatto mesi fa, per capirci. Anzi dico di più: dovrebbero farlo tutti, tutti, tutti quelli che sono stati in contatto con lei, tutti. Obbligatorio, non richiesto”, ha puntualizzato con una nota di amarezza, “invece la nostra legge purtroppo ti chiede di fare delle cose che secondo me dovresti essere obbligato a fare”.



In merito al test del Dna, ancora, Sterpin ha aggiunto: “Quando mi hanno chiamato sono andato a farlo”, sperando che possa dimostrare chi era in contatto con Lilly. Ed alla domanda se fosse preoccupato, Claudio ha replicato: “Per me? Mai più, che preoccupazione devo avere? Io sono limpido, sai cosa vuol dire limpida l’acqua? Ecco, così mi sento io, punto”. L’uomo ha smentito di aver incontrato Sebastiano in questi giorni, “ma neanche mi interessa farlo, perchè dovrei incontrarlo?”, ha domandato. Claudio resta convinto che non si tratti di suicidio: “L’ho detto da sempre e lo dirò in punto di morte”, ha replicato convinto, “Non crederò mai al suicidio, neanche se la vedo”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LILIANA RESINOVICH: PARLA CLAUDIO STERPIN

Le telecamere di Mattino5, programma in onda su Canale 5, hanno raggiunto Claudio Sterpin, l’amico intimo di Liliana Resinovich, donna trovata senza vita nei boschi di Trieste lo scorso mese di gennaio. Negli scorsi giorni Claudio Sterpin è stato chiamato per il test del dna, dopo che del materiale genetico maschile è stato scoperto sul sacchetto e sui cordini trovati sulla vittima: “Non sono rimasto male che hanno fatto il dna – le parole dell’amico – dovrebbero farlo a tutti quelli che hanno avuto a che fare con Lily. Sono un po’ deluso dalle lentezza delle indagini – ha continuato Claudio Sterpin – ma dipende da loro, sono indagini che hanno bisogno del loro tempo”.



Claudio non crede comunque assolutamente nell’ipotesi del suicidio: “Mai accetterò l’idea del suicidio neanche sotto tortura e nemmeno se la vedo”. Sulla famosa ultima telefonata fra i due delle ore 8:22 del 14 dicembre scorso: “Alle 8:22 non ho litigato, non ho detto quasi nulla. Io voglio sperare che a livello magistratura possa tirare fuori la telefonata di quel giorno, la mattina mi ha chiamato avremo parlato meno di un minuto”.

LILIANA RESINOVICH: ATTESA PER GLI ESAMI BOTANICI

Poi conclude così: “Lily mi manca dal 14 dicembre e continuerà a mancarmi. Dal momento in cui non si è presentata qui e non rispondeva a messaggi e alle telefonate sono andata in para e in allarme rosso. Voglio sperare che prima o poi venga fuori la verità e non voglio morire prima”.

Olga Mascolo, l’inviata di Mattino5 che ha intervistato Claudio Sterpin ha fatto sapere che a breve verranno effettuati altri esami sul corpo della povera Liliana Resinovich: “L’esame botanico, quello sul terriccio prelevato sotto le suole delle scarpe di Liliana che indossava, scarpe zigrinate e a dicembre e gennaio il terreno è molto umido. Se lei è arrivata con le proprie gambe nel boschetto lo scopriremo. E’ stato prelevato il terriccio e si sta aspettando l’esito, insieme al tossicologico che ci dirà se Liliana ha assunto delle sostanze”.