Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana Resinovich, è stato intervistato stamane dai microfoni del programma di Canale 5, Mattino5. Federica Panicucci ha incalzato il suo ospite in merito ad alcune recenti dichiarazioni dello stesso: “Perchè il corpo è stato spostato il 30 dicembre? Non ve lo dico, non voglio fare dichiarazioni su questo… probabilmente è successo, e quello che è successo deve venire fuori, io vado in cerca della verità, non ce l’ho in tasca, se la sapessi l’avrei già detta, ma la voglio e la cerco con tutte le mie forze. Lei non può essere venuta qui a suicidarsi…”.



La conduttrice ha quindi chiesto a Claudio Sterpin se per caso facesse riferimento ad una telefonata di Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, risalente proprio al 30 dicembre scorso: “Di questa telefonata del 30 dicembre di Sebastiano ho sentito parlarne ieri per la prima volta, e anche la storia della corda l’hanno tirata fuori da poco, coincide con combinazione con quello che ha detto quella signora che viene a passeggiare col cane”.



LILIANA RESINOVICH, PARLA CLAUDIO STERPIN: “IL TERRICCIO SULLE SCARPE…”

In ogni caso Claudio Sterpin ha ribadito la sua tesi secondo cui Liliana Resinovich non si sarebbe potuta suicidare nel luogo dove è stato rivenuto il suo cadavere a gennaio, nei boschi di Trieste, in quanto zona troppo impervia da raggiungere: “Venire qui per suicidarsi il 14 dicembre per lei sarebbe stato poco meno che impossibile, è stata trovata qua in mezzo a questi alberi e questo l’ho detto già, sono acacie che hanno ancora adesso spine di due centimetri e la sotto ci sono i rovi, sono rovi di mora selvatica che adesso sono verdi ma erano secchi”.



Chiusura dedicata al terriccio sotto le suole delle scarpe di Lily, che apparterrebbe proprio alla zona del rinvenimento del cadavere: “Forse c’è andata con le sue gambe – commenta Claudio Sterpin – ma se era depositata bastava portare le scarpe qui, batterle per terra e poi rimetterle. Omicidio premeditato? Ho il mio pensiero ma non posso dirlo, non sarò io a dirlo”.