Claudio Sterpin è stato nuovamente ospite ieri sera del talk di Rete Quattro, Quarto Grado, per parlare dell’omicidio di Liliana Resinovich. In collegamento ha esordito così: “Chi ha ucciso Lilly? Domanda da un milione di dollari, spero che la procura lo trovi o li trovi e gli faccia fare la fine che si meritano. Non ho mai avuto dubbi sul suicidio è stato tentato di farci digerire un suicidio anomalo e inesistente e non ho capito bene perchè, ci deve essere sotto qualcosa di anomalo. Non poteva suicidarsi per le prospettive di vita che avevamo, io avrei dovuto vederla con qualcuno con la pistola puntato alla tempia per dire che si fosse suicidata”.
E ancora: “Ha perso i sensi dopo una lite? Tutto può essere, può darsi, bisogna capire quando questa lite può aver avuto luogo. Quei sacchetti? Provengono da casa, lei non se li è portati dietro perchè non si è suicidata, come il famoso cordino da casa, il cordino è una pistola che sta fumando. Io il primo che ho detto dei sacchetti neri? Ma io intendevo per coprirla come immondizia”.
LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN: “SEBASTIANO HA TROVATO SUBITO UN ALIBI…”
Quindi ha proseguito: “Nei primi giorni dopo la scomparsa, dopo che è stata fatta passare come allontanamento volontario, andavo a cercare un sacco nero per il Carso, perchè lei è stata buttata via come la spazzatura e i sacchi neri a Trieste servono per quello, io ne ho in casa e in macchina da sempre, non è un segreto”.
Claudio Sterpin ha continuato parlando di Sebastiano, il marito di Liliana Resinovich: “Se ben ricordi la primissima volta che ci siamo sentiti, poteva essere dal gennaio o febbraio del 2022, io da allora continuo a dire che Sebastiano ha raccontato un sacco di frottole, come ad esempio quando diceva che andavano d’amore e d’accordo quando non esisteva l’amore tra di loro da anni.
La seconda frottola e che non avevano mai litigato mentre hanno litigato la sera prima, forse tutta la notte del 13 e 14 dicembre 2021 e la mattina… è iniziato tutto così’. E poi nel suo alibi perfetto che sbandierava dopo tre giorni o quattro: perchè questo alibi quando si parlava di scomparsa della moglie e anche di allontanamento volontario? Liliana Resinovich si sarebbe allontanata solo per andare da qualche cugina o da qualche amica fidata.
LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN: “TROPPE INCONGRUENZE DA SEBASTIANO”
Claudio Sterpin ha proseguito: “Qui non è il puntare il dito verso Sebastiano ma un tirare fuori le incongruenze nel comportamento di Sebastiano nei primi tempi e questo deve essere analizzato perchè la cosa peggiore è stata quella di aver fatto passare il tutto come un suicidio e la cosa peggiore che si poteva fare a Liliana”.
Claudio Sterpin ha poi risposto a Carmelo Abbate sulla famosa visita al negozio Wind dello stesso Sterpin la mattina dell’omicidio di Liliana Resinovich: “Ricerchiamo la commessa ventenne della Wind con cui ho parlato, io sono andato alla Wind a mezzogiorno meno cinque, questo è provato e prima di allora non mi sono allontanato da casa mia, facendo decine di chiamate”.
E ancora: “Adesso non c’è più questo negozio ma io ricordo perfettamente dietro al bancone, alla sinistra dopo l’entrata c’era questa ragazza di nome Claudia. Potrebbe riconoscermi?
Non ne ho idea ma io ho parlato se una persona con le fattezze di Liliana Resinovich si fosse presentata lì, di questo io scommetto la vita con chiunque. Io dico di essere pronto a pagare qualsiasi cosa, questo è quello che ho fatto quella mattina, non mi sono mosso fino alle 11:45 ed è provato dal telefonino che era con me e dalla macchina che era parcheggiata davanti al negozio della Wind e questa è una verità assoluta”.