Claudio Sterpin, amico e presunto amante di Liliana Resinovich, a Storie Italiane parla della riapertura delle indagini sulla morte della donna: “Speriamo che la riesumazione del corpo possa servire, così come gli ulteriori controlli. La Procura di Trieste non ha fatto niente per non provare che è un suicidio. Parlare di suicidio è offensivo. Io mi sono sentito profondamente offeso dalla Procura quando hanno diramato quel referto: hanno ‘suicidato’ Lilly, che per me è impensabile. Il famosissimo faldone, che ha richiesto un anno e mezzo, dice che lei è venuta qui a suicidarsi. Ma è impossibile. Allora si è suicidata da un’altra parte e l’hanno portata qua?”



Secondo Claudio “i sacchi neri, i sacchi bianchi e il cordino, vengono tutti da casa loro (di Liliana e Sebastiano, ndr). Il cordino è stato trovato nel cassetto di casa loro. Sono durissimo, ma è la realtà. Era sufficiente che la Procura facesse la indagini che dovevano essere fatte e a quest’ora non eravamo qui a parlare. Dopo due anni e mezzo siamo ancora qui. Io la notte non dormo, la notte mi sveglio e non mi addormento più. Sono stufo di soffrire: soffro in silenzio, mi lega tutta questa storia con gli amici e i parenti. Sono stanco di sentire queste cose”.



Liliana Resinovich, l’amica: “Sono arrabbiata con Sebastiano”

Ospite di Storie Italiane sul luogo in cui il corpo di Liliana Resinovich è stato ritrovato, Claudio Sterpin prosegue: “Ho visto le foto del corpo di Lilly: è stata pestata ma duramente e la Procura questo non ha voluto dircelo. È stato scritto che si è procurata questi segni sbattendo sugli alberi. Ma come si fa? Io avevo lasciato una rosa sul posto dove ci avevano detto che era stata trovata Lilly, invece erano 12 metri più in là. Allora ho spostato la rosa e un giornalista si è chiesto: ‘Come mai Sterpin sapeva quale fosse il posto preciso?’. Si sapeva, era risaputo, ho spostato la rosa di 12 metri”.



Un’amica di Liliana, a Storie Italiane, racconta: “Sono arrabbiata con Sebastiano perché non ha raccontato agli inquirenti che Liliana aveva preso tre sacchi dell’immondizia. Se avesse riferito questo agli inquirenti, avrebbero potuto forse diramare i video così le persone avrebbero potuto riconoscerla nei video. Farlo sei mesi dopo è stato inutile”. Il pomeriggio della scomparsa, la donna ha chiamato gli inquirenti: “Quando verso le 22 abbiamo fatto la denuncia con Sebastiano, non c’era la carta della mia chiamata”.

Liliana Resinovich, Sterpin: “Qualcuno l’ha bloccata”

Secondo Claudio Sterpin, il giorno della scomparsa la donna sarebbe uscita con i documenti e la borsa ma poi, questi oggetti sono stati ritrovati a casa. Dunque qualcuno lo avrebbe portato a casa dopo. “È uscita con la sua borsetta. Doveva venire a casa mia come tutti i martedì. Glielo hanno impedito. Lei mi avrebbe avvertito. È stata bloccata” dice ancora il presunto amante. “È impossibile che lei fosse venuta qui con sacchi e bianchi e neri da sola. Chi le ha tolto la vita lo ha fatto con qualcun altro. E io voglio andarmene da questo mondo solamente dopo aver scoperto la verità. Aveva il corpo pieno di lividi ma non l’hanno fatto vedere ai familiari”.