A Mattino5 si torna a parlare della vicenda legata a Liliana Resinovich, la donna trovata senza vita nei boschi di Trieste lo scorso gennaio. Il programma di Canale 5 ha mandato in onda la seconda parte dell’intervista esclusiva a Sebastiano Visintin, il marito della vittima, che è stato incalzato su alcuni aspetti ancora poco chiari di questa vicenda, a cominciare dal secondo mazzo di chiavi trovato addosso al cadavere della donne: “Io non sapevo niente di questo secondo mazzo di chiavi, un mistero, le avrà perse, le avrà lasciate da qualche, gliele avrà prese qualcuno, quando gli investigatori sono venuti da me e mi hanno detto di queste chiavi, e sono venuti qua per provare se funzionano, io gli ho detto che erano le chiavi di riserva perchè erano legate con lo spago”.



Su alcuni amici di Liliana Resinovich che fanno notare che Sebastiano Visintin non avrebbe denunciato subito la scomparsa della moglie: “Non sono andato subito a denunciare la scomparsa? Lei aveva un appuntamento con questo signore (Claudio Sterpin, il suo amico, ndr), poi lui ha chiamato Salvo dicendo che Liliana non si trovava più. Loro son venuti da me con un messaggio inventato, erano un po’ strani, hanno girato per la casa e questo mi ha ferito moltissimo, perchè non me l’hanno detto? Io sarei andato subito in questura, immediatamente e forse l’avremmo anche trovata”. Sulla borsa con i documenti trovati in casa: “E’ sempre stata in casa, è venuta la polizia un paio di giorni dopo e hanno guardato, nessuno è andato ad aprire tutte le borse, forse se qualcuno avesse guardato avrebbe trovato i documenti. Gabriella (vicina di casa ndr) dice che il primo giorno non l’ha vista? E’ quello che dice lei. Io non ho guardato? Ci sono cassetti in cui non ho ancora messo le mani, non ho la forza per entrare nel suo mondo, è una cosa troppo profonda”.



LILIANA RESINOVICH, LE PAROLE DI ANNA VAGLI E DI CLAUDIO STERPIN

Sulla questione è intervenuta anche la nota criminologa Anna Vagli, che in collegamento a Mattino5 ha spiegato: “Vorrei dare una lettura investigativa. Lui non conosceva i codici bancari? Quello è un elemento, cosa ci racconta? E’ fondamentale, c’era una profonda crisi di coppia fra Sebastiano e Liliana e che aveva portato la donna a nascondere i codici, progettava una vita futura senza Sebastiano, dall’altra parte quel tesoretto del Tfr l’aveva fatto dubitare per la propria incolumità. Le questioni economiche sono discusse all’ordine del giorno in una coppia e la maggior parte sono moventi degli omicidi”.



Mattino5 ha infine intervistato brevemente anche Claudio Sterpin, l‘amico di Liliana Resinovich, che in merito alle tracce di terriccio trovate sotto le suole della vittima, ha spiegato: “Se è andata da quelle parti è giusto che ci sia il terreno, lei mi diceva che andava con lui anche spesso. non è detto che sia andata in inverno. Se voglio fare apparire le sue scarpe col terriccio le levo e vado ad appoggiare le scarpe sulla terra…”. Sul marito: “Lui ha detto il contrario di tutto, se lei è andata la è andata per suicidarsi? Perchè non è rimasta la, chi l’ha portata via, chi l’ha rimessa la due settimane dopo?”. Domande che per ora non trovano risposta.