Si torna a parlare del misterioso giallo legato a Liliana Resinovich negli studi di Quarto Grado. Lily è stata trovata senza vita a gennaio di quest’anno, ma nessuno crede nel suicidio. Claudio Sterpin, amico di Liliana Resinovich, è stato intervistato dal programma di Rete Quattro, ed ha mosso delle accuse precise: “Lei è stata tenuta in un frigorifero dopo essere stata uccisa e portata nel bosco. Aveva la colazione e la depilazione del giorno prima, se l’è rifatta per poi morire 3 settimane dopo. Sebastiano Visintin? Temo che c’entri qualcosa e che sappia più di quanto ha raccontato, ha detto un po’ di frottole e banalmente rimane il vedovo che si prende la pensione”.



Poi Claudio Sterpin ha ribadito la sua tesi su Liliana Resinovich: “Il frigorifero? Non so, i negozi li hanno, le pescherie ce li hanno, ma anche un frigo di una casa, grande e alto. Questo è il mio pensiero. La temperatura per conservarla doveva essere di uno o due gradi sopra zero, poi l’hanno tirata fuori quando doveva apparire, non poteva rimanere buttata via”. Secondo Claudio Sterpin ci sarebbe la responsabilità di un’altra persona: “Uno da solo qui si spacca le gambe. L’han portata qui due persone, lei è morta il giorno 14 dicembre, verrà fuori questa cosa”.



LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN E SEBASTIANO VISINTIN: LO SCONTO A QUARTO GRADO

Quarto Grado ha quindi sentito in diretta Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich: “Come replico? Sono pensieri suoi, saranno gli investigatori che ci danno risposte. La Procura sa tutto, non ho da dimostrare niente a nessuno in un momento estremamente delicato, non riesco a dormire e non voglio arrivare ad un punto di svolta e di non ritorno. Questa è l’ultima puntata che faccio, l’ultima intervista che mi viene fatta, ho bisogno di stare un po’ in pace e di pensare a Liliana, lasciamola un po’ in pace”. Poi Sebastiano ha ribadito: “Sono fantasie che dice lui, io non ho elementi per dimostrarle. Io non mi devo difendere da lui. Loro erano amici? Lo sanno tutti, ma non abbiamo qui Liliana. Sapevo che si conoscevano ma non che si frequentavano”.



Claudio Sterpin ha ripreso la parola, soffermandosi sul suo rapporto con Liliana Resinovich: “Sebastiano non racconta la verità dicendo che io mi invento tutto, ma questa è solo la pura verità. Non ho ingigantito niente, anzi ho raccontato poco rispetto alla storia vera. Lei non voleva lasciare Sebastiano in braghe di tela, ma non era un problema economico, non voleva lasciarlo abbandonato a se stesso, di questo sono convinto. Lei era spaccata in due? Certo, voleva stare con me ma non voleva abbandonarlo completamente. E per me non era un problema. Noi ci amavamo molto, eravamo in simbiosi e ce ne siamo resi conto troppo tardi. Si ricordava giorno, ora e minuto di quando ci siamo visti la prima volta, compreso il posto”. Claudio Sterpin ha poi spiegato: “Il 16 dicembre del 2020 era morta mia moglie e noi aspettavamo che passasse un anno, un lutto deve durare un anno. Io son convinto che Liliana Resinovich glel’abbia accennato a Sebastiano che se ne voleva andare. La loro relazione era finita da anni per quanto riguarda l’amore, e anche per quanto riguarda la sopportazione era arrivata al capolinea”. Il marito di Liliana Resinovich ha quindi replicato: “Posso provare che non era così, abbiamo viaggiato molto negli ultimi anni. Suicidio o omicidio? Non posso accusare nessuno, io ho la coscienza pulita. Abbiamo avuto delle discussioni ma mai litigato, non credo assolutamente che si sia tolta la vita. Bisogna capire cosa è successo durante quella famosa ultima telefonata con Claudio”. Quindi Sebastiano ha ribadito: “Non voglio arrivare ad un punto di non ritorno, mi ritiro prima. Claudio deve avere rispetto verso Liliana”.