Claudio Sterpin: “Tra Liliana Resinovich e Sebastiano era chiaro che fosse finita”
Durante la diretta di oggi di Ore 14, con Milo Infante, in diretta su Rai 2, è intervenuto per la prima volta in televisione Claudio Sterpin, l’uomo con cui Liliana Resinovich sarebbe dovuta scappare 10 mesi fa, quando invece sparì nel nulla. Era il 14 dicembre, e di lei non si seppe più nulla fino al 5 gennaio, quando il suo corpo senza vita venne trovato a Trieste, ed è stato da subito giallo sulla sua morte, avvenuta per ragioni che ancora adesso non sono state chiarite.
Claudio Sterpin ha voluto raccontare un po’ la vicenda dal suo punto di vista. Pensava, assieme al fratello di Liliana Resinovich, che lei si fosse rifugiata “da una cugina, o da qualche amica”, fatto che avrebbe spiegato “l’aver lasciato i telefonini a casa per non essere rintracciata”. Interpellato da Infante, ha spiegato che non aveva motivazioni concrete per pensare ad una fuga. Parlando, poi, del rapporto tra Liliana e Sebastiano Visintin, Claudio ha raccontato che ogni tanto lei riferiva di litigi con il compagno, era “chiaro che il rapporto era rotto da qualche anno e che lei volesse andarsene”, sottolineando anche che “non escludo che abbiano litigato anche la mattina del 14”.
Infine Claudio Sterpin ha raccontato anche un dettaglio importante su Liliana Resinovich, “se tardava anche solo di 5 minuti avvisava”, fatto che l’ha portato a preoccuparsi dopo solamente poche ore che non sentiva la donna. “Il fatto di mancare ore non esisteva, per me voleva dire che non poteva chiamare, punto. Ed infatti, i telefoni erano a casa. Ma se non avesse avuto il telefono e fosse stata in ritardo, se lo sarebbe fatto prestare da qualcuno, di questo sono sicuro, dopo un’ora o due ero in fibrillazione”, ha raccontato.
Liliana Resinovich: il confronto tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin
Il confronto tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin è stato duro, ma civile. “Sono passati dieci mesi da quando Liliana non c’è più e non ho ancora risposta a cosa potrebbe essere successo. Claudio è un mitomane, è stato definito così perché nella sua mente viaggia un sacco di fantasia. Tutte queste cose che dice non le può provare, non c’è uno che può dire che abbiamo litigato”, ha esordito il marito di Liliana Resinovich. “Mi dispiace Claudio, eri amato e stimato a Trieste. Eri un mito a cui Liliana voleva bene, ora Trieste non sa come ti permetti a parlare di lei che ora è in cimitero”, ha aggiunto il vedovo. Poi non ha nascosto il suo dolore per quanto accaduto, lanciando una sorta di appello all’uomo che sostiene di avere avuto una storia con Lilly: “Non ho avuto neanche il permesso di farle una carezza, di vederla. Sentire ogni giorno queste cose. Claudio, vergognati per quello che dici. Pensa a Liliana, ma lasciala in pace, non si merita questo”.
Per smentire le voci di problemi nel matrimonio, Sebastiano Visintin ha spiegato che stavano cercando un’altra casa: “Liliana non voleva più rimanere lì, perché la casa era fredda e umida, poi l’affitto era molto alto, di circa 700 euro al mese. Andavamo insieme a vedere molti appartamenti. Lei cercava un primo piano con garage. Divorzio? Ma figuratevi. Lei mi chiese se si potesse fare senza avvocato, ma lo chiedeva per un’amica”. Tra i tanti misteri quello della chiamata di Claudio Sterpin a cui ha risposto il marito di Liliana Resinovich: “Liliana mi diceva che c’era qualcuno che ogni tanto la chiamava, quindi bloccava il telefono. Io tutto questo l’ho detto alla polizia. Lei mi diceva che qualcuno la chiamava e non conoscendo il numero non rispondeva”. Per questo avrebbe interrotto la conversazione. Sebastiano Visintin non ci sta ad assistere alla descrizione di una moglie infelice: “Ma chi lo dice, ne riparleremo quando verrà fuori. Era tesa perché doveva vederlo, non era interessata. La sera era preoccupata perché stava pensando questo”. (Agg. di Silvana Palazzo)