Il giallo di Liliana Resinovich è denso di punti ancora da chiarire e tra gli ultimi è spuntata la strana ricerca di un hotel in Slovenia che sarebbe stata effettuata il giorno precedente alla scomparsa, quindi il 13 dicembre 2021. Questo e molti altri aspetti del mistero della 63enne, trovata morta in un parco di Trieste il 5 gennaio seguente dopo settimane di assenza, dovranno essere approfonditi dalle nuove indagini disposte dal gip nel suo rigetto dell’istanza di archiviazione. Liliana Resinovich, secondo quanto trapelato recentemente, avrebbe cercato un albergo all’estero e c’è di più: la mattina della sparizione, alle 7:51, cioè circa un’ora prima che si perdessero le sue tracce, avrebbe consultato le previsioni meteo sul telefonino. Certamente non una condotta ascrivibile a chi intende suicidarsi.



Le ultime novità sul caso di Liliana Resinovich sono al centro di alcuni servizi di Ore 14 e in particolare di uno in cui l’inviata della trasmissione di Milo Infante chiede al marito della donna, Sebastiano Visintin, una possibile spiegazione sulla ricerca di quell’hotel in Slovenia. “Non ho la minima idea, chiedetelo a lei“, ha risposto l’uomo, senza aggiungere altro al suo dichiararsi all’oscuro del motivo per cui sua moglie avrebbe dovuto effettuare quella ricerca. Sebastiano Visintin dice di non essere mai stato in quella struttura con la 63enne. “Andate a chiedere a lei, se c’è il nome della prenotazione, non so neanche dove sia questo albergo“.



Claudio Sterpin sull’albergo cercato da Liliana Resinovich

Non solo Sebastiano Visintin, ma anche il sedicente amante di Liliana Resinovich, Claudio Sterpin, sostiene di non conoscere assolutamente l’albergo che sarebbe stato trovato tra le ricerche online fatte dalla donna prima della scomparsa. Sterpin ha dichiarato a Ore 14 di non averne mai sentito parlare, ma non può comunque escludere che la donna si fosse attivata per prenotare una stanza in quella struttura della Slovenia. “Mi sembra strano che fosse una sorpresa per me, non so cosa potesse fare in quel posto, non so neanche dov’è. Bisogna chiederlo a lei come hanno detto altri…“.



Entro le 48 ore che hanno preceduto la scomparsa della 63enne, la ricerca dell’hotel non sarebbe il solo elemento tra le stranezze che gravitano intorno al giallo di Trieste. Ad alimentare i dubbi e la necessità di ulteriori accertamenti ci sarebbero infatti anche diversi prelievi di denaro dal suo conto – pare avvenuti fino a poco tempo prima della sparizione – e un altro singolare evento risalente proprio alla mattina della scomparsa: la consultazione delle previsioni meteo alle ore 7:51 del 14 dicembre 2021. Circa un’ora più tardi, Liliana Resinovich sarebbe diventata protagonista di uno dei casi di scomparsa più intricati mai registrati nelle recenti cronache. Secondo la Procura, morta suicida dopo essersi infilata dentro dei sacchi neri della spazzatura nel parco dell’ex ospedale psichiatrico della città.