Liliana Resinovich non voleva suicidarsi, è stata vittima di un’oppressione coniugale. A stabilirlo è Gabriella Marano, psicologa clinica e forense, consulente del fratello della donna che oggi avrebbe compiuto 64 anni. Scomparsa a Trieste nel dicembre scorso, è stata trovata morta un mese dopo. Da allora si parla di suicidio, ma c’è una svolta. Secondo la consulenza della psicologa, intervenuta anche a Ore 14, Lilly sarebbe stata vittima di una specie di «soffocamento» da «oppressione coniugale». Quindi, non aveva nessuna intenzione di suicidarsi, né avrebbe potuto farlo in quel modo e in quel luogo così orribile dove è stato trovato il suo cadavere.



«Lilly non aveva voglia di morire». Peraltro, essendo una donna molto riservata e dignitosa, non avrebbe usato modi eclatanti come quelli che hanno innescato il giallo: «Persona dignitosa, riservata, silenziosa, in equilibrio, che mal si attaglia con l’idea di un gesto estremo, realizzato, tra l’altro, con modalità eclatanti e rumorose». La consulente punta l’attenzione sul rapporto col marito Sebastiano Visintin, arrivando a parlare di «una relazione ormai in crisi, un guscio rotto».



LE RIVELAZIONI DELLA CONSULENZA DELLA PSICOLOGA

Dunque, anche per la consulente Liliana Resinovich stava per lasciare il marito Sebastiano Visintin, con cui il rapporto si era logorato (come sostiene anche l’amico Claudio Sterpin), quando è sparita da casa. Ed è in questo contesto che andrebbe cercata la verità sulla sua morte. «Lilly non aveva voglia di morire, anzi stava per andare verso una nuova stagione di vita. Ed è in mezzo a questi due fuochi che è custodito il grimaldello che aprirà le stanze della verità», afferma la psicologa Gabriella Marano, intervenuta anche a Ore 14.



Nel biglietto di auguri scritto per oggi, giorno in cui la donna avrebbe compiuto 64 anni, la consulente promette: «Auguri, amabile Lilly. Con la promessa che mai ci fermeremo finché colui, o coloro che ‘ti hanno suicidata’, non avranno un nome». Lo stesso marito di Liliana Resinovich aveva definito impossibile l’ipotesi del suicidio, ma d’altra parte ritiene improbabile che stesse per lasciarlo. Inoltre, nessun biglietto di addio è stato trovato in casa, niente che facesse ipotizzare un gesto così estremo. Intanto oggi è andato a salutarla al cimitero portando i fuori sulla sua tomba.