Liliana Resinovich e la sua misteriosa morte (un omicidio secondo la consulenza medico legale disposta nell’ambito della nuova indagine) sono ancora al centro della cronaca italiana con una serie di colpi di scena e rimpalli di accuse tra i parenti e il vedovo, Sebastiano Visintin.
A puntare il dito contro quest’ultimo è anzitutto il fratello della vittima, Sergio Resinovich, che ora si è fatto più esplicito nell’avanzare sospetti sulla sua versione nella geometria del giallo di Trieste. L’uomo, al pari dei familiari e dell’amante della 63enne, Claudio Sterpin, crede che l’ex cognato nasconda qualcosa e che possa essere coinvolto nella terribile fine di Liliana Resinovich. Oggi, attraverso un’intervista rilasciata all’ANSA, chiede pubblicamente di indagare sulla sua posizione e sui rapporti con il figlio.
Liliana Resinovich uccisa, il fratello Sergio: “È un femminicidio”
“Indagare su Visintin e sui rapporti con il figlio e la moglie“. Lo chiede Sergio, fratello di Liliana Resinovich, ribadendo all’agenzia di stampa i suoi sospetti sull’ex cognato. A suo dire, il vedovo non voleva perdere la stabilità economica e il controllo sulla donna, possibile movente per cui potrebbe essere arrivato a farle del male.
Accuse che Sebastiano Visintin, mai indagato, ha sempre respinto con forza sostenendo di essere vittima di una sorta di congiura familiare da parte dei parenti di sua moglie che lo avrebbero isolato e accusato ingiustamente. Secondo Sergio Resinovich, però, sua sorella Liliana sarebbe stata vittima di un “vigliacco e brutale femminicidio“.
I sospetti del fratello della 63nne trovata senza vita a Trieste il 5 gennaio 2022 sono alimentati da una circostanza raccontata dallo stesso in più sedi: subito dopo la scomparsa di Liliana, il marito non avrebbe aiutato la famiglia a cercarla ma avrebbe invece cercato di “costruirsi un alibi”. “Non so se è stato lui materialmente – ha detto Resinovich all’ANSA – o se qualcuno gli ha dato un appoggio. Credo che Sebastiano abbia tentato di sviare i sospetti da chi era vicino a lui“.