Gli esami effettuati sul corpo di Liliana Resinovich hanno evidenziato la presenza nel sangue di tracce di 8-idrossichinolina. La sostanza in questione, come rivelato da Quarto Grado, può essere utilizzata per le piante, ma che è contenuta in alcune creme come quelle depilatorie, in alcuni detergenti e saponi. L’uso domestico non è raro. Le quantità ritrovate non superano quelle che potrebbero far pensare a un contatto elevato, ma l’esito del test è comunque interessante.



L’obiettivo degli inquirenti è quello di comprendere quando la donna sia entrata in contatto con la sostanza in questione e in che modo. Una delle ipotesi è che abbia potuto utilizzare una crema depilatoria nelle ore precedenti alla mattina del 14 dicembre 2021. Il giorno prima, infatti, si era recata con il marito Sebastiano Visintin in un centro benessere. Lo scenario in questione tuttavia sarebbe possibile soltanto nel caso in cui Liliana Resinovich fosse effettivamente morta dopo poco tempo la scomparsa. Le tracce di 8-idrossichinolina infatti restano nel sangue per massimo 36 ore.



Liliana Resinovich, idrossichinolina nel sangue: il commento dell’amico Fulvio Colavero

A commentare la presenza di tracce di 8-idrossichinolina nel sangue di Liliana Resinovich, nello studio di Quarto Grado, è stato l’amico Fulvio Colavero, il quale non crede che la donna possa avere utilizzato creme depilatorie, in quanto era molto naturalista. “È più plausibile che Liliana sia entrata in contatto con questa sostanza dopo le 9.00 di martedì 14 dicembre, quando è scomparsa. La verità è vicina se si vuole. È una sostanza che è difficile da trovare. Se qualcuno la acquista, è perché gli serve per questioni agricole”, ha sottolineato.



E ha concluso: “Il gip ha posto l’attenzione su 9-10 soggetti, tra cui anche me. Risalire a chi tra queste potrebbe averla utilizzata per il suo lavoro o per i suoi hobby dovrebbe essere semplice. Ci sono 3-4 persone possibili. Io ho dei sospetti”.