Nello studio di Chi l’ha visto è stato ospitato eccezionalmente Sebastiano Visintin che è tornato a parlare della misteriosa ed irrisolta morte di sua moglie Liliana Resinovich partendo dall’importante novità che nei telefoni della donna sono stati individuati alcuni messaggi scambiati con il (presunto) amante Claudio Sterpin: messaggi – a dir poco – criptici e che ad una primissima occhiata sembrano voler celare il rapporto extraconiugale di Liliana Resinovich; sempre – almeno, fino ad ora – fermamente negata dallo stesso Visintin.



Partendo proprio dai messaggi – prima di arrivare alla testimonianza di Sebastiano Visintin – è bene precisare innanzitutto che si tratta di scambi originariamente cancellati dai cellulari (che peraltro furono trovati dalla stessa trasmissione di Rai 3 ad otto giorni di distanza dalla sparizione della donna), nei quali si leggono cose come – testualmente riportati – ‘perche pensar ma tropo am no‘, ma anche ‘forte xe de piu no nopossofardemeno‘, ‘zatememankiepensarteketesealontani aumentalsensodeangoscia 311 ac‘, ‘tempo scadu id‘ e tutta una lunga serie di incomprensibili testi simili che attualmente sono al vaglio degli inquirenti nel tentativo di decifrarli.



I criptici messaggi tra Liliana Resinovich e l’amante Sergio Sterpin e il nodo delle telefonate

Tra questi messaggi molti sono stati già interpretati dalla consulente della famiglia di Liliana Resinovich Gabriella Marano, tra messaggi in cui si confessano candidamente il loro amore, altri in cui parlano della loro futura vita assieme – tanto che in un’occasione Claudio ha parlato di un set di lenzuola che la donna aveva già comprato, confermate anche diversi mesi fa dallo stesso amante a Chi l’ha visto -; ma i messaggi più importanti sono quelli scambiati ad inizio dicembre – pochi giorni prima della sparizione – tra quello in cui Claudio le dice da il buon giorno chiamandola “amore mio”, subito ricambiato dalla donna.



Frequente negli ultimi messaggi tra Claudio e Liliana Resinovich l’invito a “stare attenta” che lo stesso Sterpin ha ricollegato al fatto “avevamo parlato più volte del fatto che Sebastiano Visintin sapeva già da tanti, tanti, mesi della nostra relazione”; il tutto senza dimenticare la famosa telefonata da 12 minuti tra i due innamorati che ci fu il 9 dicembre, oppure quella da 16 minuti che ci fu il 13 dicembre (la giornata prima dalla sparizione) i cui contenuti sono del tutto ignoti.

Sebastiano Visintin: “Quei messaggi non dimostrano nulla, non c’era nessuna relazione con Claudio Sterpin”

A Chi l’ha visto Sebastiano Visintin ha spiegato che “è la prima volta che sento tutte queste cose, ma bisognerebbe vedere tutto l’insieme di tutte queste telefonate” precisando che “a me non sembra la dimostrazione di una storia d’amore, anche se non capisco perché lei li cancellava”, sottolineando poco dopo che “non ci sono messaggi espliciti” che dimostrerebbero apertamente la relazione; mentre il fratello di Liliana Resinovich, Sergio – sempre presente in trasmissione -, dal conto suo ha voluto mettere che “per me sono espliciti, non si può negare e non sembra che giochino”.

“Son cose – interviene subito dopo Sebastiano Visintin – che si facevano in quinta elementare e che ognuno interpreta a modo suo” sottolineando ancora una volta che “una storia d’amore non esiste perché se Liliana Resinovich avesse voluto lasciami per andare a vivere con questo signore me l’avrebbe detto“; negando poco dopo che il loro fosse un matrimonio insoddisfacente sostenendo che “le migliaia di foto tra noi parlano chiaro e anche migliaia di persone possono testimoniarlo“.

Presente a Chi l’ha visto anche la consulente della famiglia di Liliana Resinovich che ha precisato che nell’autopsia sono state rilevate “diverse infiltrazione al cerebro, una al labbro, una alla subpleura, una sopra allo sterno, una sotto la mano destra e una alla seconda vertebra toracica che sono tutte precedenti alla morte e perimortali“; con Sebastiano che ha ricordato che il suo consulente è stato “il primo a parlare di lesioni sul corpo”, dicendosi ferito soprattutto all’idea che “sabato ricorrerà il terzo anno dalla scomparsa e nessuno fino ad ora ha mai parlato di queste lesioni