Il fratello di Liliana Resinovich, Sergio, e il sedicente amante della donna, Claudio Sterpin, sono stati ospiti a Chi l’ha visto? nella puntata del 22 febbraio, settimana seguente a quella in cui a parlare in studio è stato il marito della 63enne, Sebastiano Visintin. Con loro l’avvocato Nicodemo Gentile e un bagaglio rinnovato di interrogativi sulla versione del vedovo, mai creduta dai parenti della vittima. Sebastiano Visintin ha sempre respinto l’idea che sua moglie potesse avere una relazione extraconiugale e ha sempre negato di essere a conoscenza di un interesse sentimentale reciproco tra Liliana Resinovich e Sterpin. Ma c’è un particolare, risalente al giorno della scomparsa, che ha alimentato i dubbi dei familiari sul suo racconto spingendoli a ipotizzare che sapesse di essere stato tradito.
Il dettaglio in questione riguarda un gesto di Sebastiano Visintin: la sera della 14 dicembre 2021, poco prima di recarsi in Questura per denunciare la sparizione della moglie, l’uomo avrebbe bloccato il numero di Sterpin dopo le chiamate che quest’ultimo aveva fatto più volte nel tentativo di contattarla al telefono rimasto a casa. Il fratello della 63enne si chiede perché lo abbia fatto, dato che Liliana era scomparsa dalla mattina e qualunque telefonata alle sue utenze avrebbe potuto essere di fondamentale importanza in quella fase.
Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin: “Ecco perché ho bloccato il numero di Sterpin il giorno della scomparsa”
Nella precedente puntata di Chi l’ha visto?, Sebastiano Visintin, interpellato sul punto da Federica Sciarelli, aveva fornito il suo racconto sostenendo di aver bloccato il numero per un preciso motivo. “La storia d’amore con Sterpin non esiste, è solo da parte di Claudio, non metto in dubbio che da parte sua ci sia stata, c’è, questa idea di Liliana. Bisogna vedere se lei era d’accordo su questo o aveva le stesse idee. Io son convinto di no altrimenti Liliana me lo avrebbe detto. Alla domanda sul blocco del telefono spiego subito: Liliana diceva sempre ‘Sai, c’è ogni tanto qualcuno che mi telefona, che mi fa ‘Ah, ah’, io gli blocco il telefono’. Io, quando ho visto questo numero qua, che era solo un numero, ho telefonato e di là sentivo solo respirare, io ho bloccato il numero di telefono. In quel momento io non sapevo che Liliana era scomparsa, per me era uscita di casa e aspettavo che tornasse“. Visintin non avrebbe mai riferito la circostanza agli inquirenti e anche su questo i parenti della moglie si chiedono il perché.
Secondo quanto dichiarato in tv dal marito di Liliana Resinovich, avrebbe bloccato il numero di Claudio Sterpin perché, sentito ansimare dall’altra parte, avrebbe pensato potesse trattarsi del misterioso “stalker” che avrebbe importunato sua moglie per diverso tempo. L’avvocato Nicodemo Gentile propone una differente lettura della questione che sembra demolire questa versione: “Nei tabulati di Liliana non ci sono numeri particolari che chiamavano in modo insistente, quindi uno stalker o altri. Non ce ne sono. Ci sono le chiamate di Claudio e di Sergio. La domanda sorge spontanea: non riesco a capire io, come tante persone, perché nessuno chiede a Visintin come mai, quella sera, e l’orario è significativo, ha bloccato quel numero. È molto importante, ha un significato e una valenza probatoria molto importante. Non è una cosa da niente, non è marginale perché lui aveva veramente l’interesse contrario, proprio perché una persona ansima, proprio perché è insistente, assillante, doveva essere il primo numero a dare alla polizia, secondo logica e secondo buon senso. Visintin blocca quel numero alle 21:43, la telefonata ‘ansimante’, che Claudio smentisce, arriva alle 14:56, lui lo blocca quando sta andando in Questura…“.