Per approfondire il caso della morte della povera Liliana Resinovich, il programma di Rete Quattro, Quarto Grado, ha parlato nuovamente con la cugina di Lily, Silvia Radin, che da tempo punta il dito nei confronti del marito della vittima, Sebastiano Visintin. La donna è stata intervistata nel famoso bosco delle fragole di Trieste, a pochi metri da dove è stato rinvenuto il cadavere della donna.



Sebastiano da sempre spiega che Claudio Sterpin più altri due amici di Lily si trovassero in quel posto poco prima del ritrovamento di Liliana, e a riguardo la cugina racconta: “Sebastiano – spiega la donna – continua a chiedere cosa facevano qua Gabriella, Claudio e Salvo poco prima che venisse ritrovata Liliana. Lei è stata trovata a circa 500 metri da qua, il sentiero non si vede da qui, come fa a dire che noi sapevamo che Liliana Resinovich fosse la? Non è facile da vedere da qua, adesso che sappiamo dove è stata trovata giriamolo l’angolo e sappiamo che in quel bosco fitto c’è Liliana Resinovich”.



LILIANA RESINOVICH, LA CUGINA: “IL PRIMO GIORNO SEBASTIANO…”

Secondo Silvia Radin, il rapporto fra Liliana Resinovich e Sebastiano è stato semplicemente “Per non stare soli. Io quando dovevo partire per le vacanze ero tutta euforica mentre lei quando parlava delle vacanze mi diceva che Sebastiano voleva andare sempre nello stesso posto, poi quando le ho chiesto di andare insieme in vacanze, lui è diventato rosso come un peperone e l’ha fulminata con lo sguardo”.

Ma quali sono i primi elementi che portano Sebastiano ad essere un sospettato? Silvia replica: “Il primo giorno non è stato chiaro, dice che non sa come è vestita Liliana nonostante abbiano fatto colazione insieme, poi dice che ha fatto il giro delle pescherie e poi mi dice che alle 10:30 è tornato a casa, l’ho dichiarato, sono sicura al 1000×1000. Il 17 dicembre dice a me questo orario poi il 18 lo dice l’albergatrice, allora siamo tutte e due bugiarde?”.



LILIANA RESINOVICH, LA CUGINA: “SEBASTIANO È DIVENTATO UN DIVO…”

Sulle contraddizioni di Sebastiano: “Lui non si confonde, sa benissimo cosa ha fatto, è diventato un divo, vuole stare in televisione, deve smentire tutto quello che diciamo noi. Per lui quello che è successo non è un reato. Secondo lui è salita in auto con qualcuno, ma secondo me neanche una ragazzina salirebbe. Poi gli ho chiesto se per caso non stesse pensando ad un amante, e lui non ha escluso, non poteva sapere che Sterpin si sarebbe recato un questura il 15 ad “autodenunciarsi”.

Continua quindi lo scontro fra Sebastiano Visintin da una parte, e tutta la famiglia di Liliana Resinovich, con l’aggiunta di Claudio Sterpin, dall’altra. Da quando è emerso il giallo il marito della vittima ha portato avanti da solo la sua battaglia ma la famiglia di lei lo ha sempre accusato: dove starà la verità?