Le indagini sul cellulare di Liliana Resinovich, con nuove tecnologie, potrebbero offrire spunti per una volta sul caso della morte della donna. È emerso infatti dagli atti che, il giorno prima della scomparsa, la vittima e il presunto amante Claudio Sterpin hanno avuto una telefonata di 16 minuti. In quei momenti la donna si trovava insieme al marito Sebastiano Visintin in un centro benessere.
L’uomo ha le idee chiare su cosa i due si sarebbero potuti dire nel corso della loro conversazione. “È probabile che lei gli abbia detto qualcosa che lo ha ferito. Io penso che lei si sia accorta che quest’uomo, che lei aiutava e stimava, desiderasse di più. È così che è finita in qualcosa più grande di lei. Non ho una tesi sul suicidio, ma aspetto di avere delle risposte su quando, come e perché è morta. Non me lo dice nessuno”, ha affermato nel corso di Quarto Gredo.
Liliana Resinovich telefonò a Claudio il giorno prima della scomparsa: le indiscrezioni dal cellulare
La telefonata tra Liliana Resinovich e Claudio Sterpin non è l’unico indizio che arriva dall’esame del cellulare della vittima. È emerso, infatti, anche che proprio in quei minuti del giorno antecedente alla scomparsa la donna ha cercato il nome di un hotel a quattro stelle di Sesana e aveva visitato l’area per prenotare, senza tuttavia completare l’operazione. Una località di cui parla anche il presunto amante e alcuni amici nei verbali.
“Io penso che stesse cercando un centro benessere oppure che sia stato Claudio a dirgli di questo hotel”, dice Sebastiano Visintin. L’area Wellness tuttavia non era accessibile al pubblico, ma esclusivamente a coloro che avevano le camere. “Non è mai capitato che lei facesse dei viaggi da sola o con altre persone. Io ho appreso dalle indiscrezioni sulle indagini di queste ricerche, a differenza di Claudio e di altri amici. Non crederò mai alla teoria che stesse organizzando una fuga con Claudio in Slovenia. Loro sanno qualcosa che non dicono e scaricano su di me colpe che non esistono”, ha concluso.