La morte di Liliana Resinovich ha tenuto ancora una volta banco a “Storie Italiane” nel corso della puntata di giovedì 13 gennaio 2022, nel corso della quale è stata trasmessa l’intervista telefonica realizzata dall’inviato Edoardo Lucarelli nelle scorse ore a Claudio Sterpin, l’amico speciale della donna, con il quale pare volesse andare a vivere, allontanandosi dal marito, Sebastiano Visintin. Il signor Claudio ha commentato: “Quella donna è unica, punto. Questo posso dire, niente di più, niente di meno. La rosa rossa per Liliana l’avevo in mano il giovedì, quando doveva essere fatta la fiaccolata, poi mi è rimasta in mano perché ero fuori Trieste quella sera, ma gliela dovevo comunque portare. Andare lì mi è costato tanto”.



Sterpin ha poi aggiunto con profondo dolore e con poca (comprensibile) voglia di parlare: “La vita purtroppo riserva delle prove, ne abbiamo viste… Mi dispiace anche di non potere parlare a ruota libera, lo farei volentieri, proprio per difendere la sua memoria. Dalla magistratura mi aspetto che venga fuori tutta la verità, fin qui solo parziale. Quando e come è morta e da quanto tempo il suo corpo si trovava lì…”.



LILIANA RESINOVICH, LA TESTIMONIANZA DELLA FRUTTIVENDOLA: “L’HO VISTA ALLE 8.30 DI QUEL 14 DICEMBRE”

Successivamente, a “Storie Italiane”, una commerciante, titolare di un negozio di frutta e verdura a Trieste, ha rivelato di avere visto passare Liliana Resinovich di fronte alla sua vetrina la mattina del 14 dicembre, giorno della sua sparizione e di averlo riferito anche agli inquirenti.

Queste le parole della commerciante: “L’ho vista, è passata davanti al negozio ed è andata verso alla stazione dell’autobus. Sono sicura che fosse lei, l’ho riconosciuta proprio dal suo ciuffo bianco. Erano circa le 8.30 del mattino. Era vestita con abiti scuri e aveva una mascherina di colore chiaro. Lo sguardo era rivolto verso il basso, era pensierosa. Camminava a passo lento, pian pianino. Era sola soletta e non mi sembrava fosse seguita da nessuno. Io non ho visto nessuna borsa sulla spalla destra, sulla spalla sinistra non saprei”.