Fulvio Covalero, amico di Liliana Resinovich, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “Chi l’ha Visto?” sulla vicenda di cronaca nera avvenuta a Trieste e che da dicembre rappresenta un autentico giallo in relazione alla morte della donna. L’uomo ha esordito dicendo: “Quello che ho sempre rimarcato nei miei post è il fatto che Liliana a mio parere fosse stata buttata in mezzo a un bosco o in riva al mare. Non si è allontanata spontaneamente, perché in quel caso avrebbe avvertito comunque il marito Sebastiano Visintin per dirgli di non preoccuparsi. Non l’ha fatto e questo è stato subito un bruttissimo segnale”.
In quei drammatici giorni che hanno preceduto il ritrovamento del corpo di Liliana, Covalero era andato a cercarla nei dintorni dell’ex ospedale psichiatrico: “Ho sentito l’esigenza di vedere se fosse lì, dove c’è la chiesetta diroccata. Quando poi il corpo è stato ritrovato, dalle immagini sullo sfondo si vedeva il museo dell’Antartide, che è su, nel comprensorio. Ho quindi capito che quello dove l’hanno trovata era proprio il luogo in cui ero stato io. Io mi ero fissato di andare a cercare lì. Non c’è un motivo preciso, ma quando ho capito che era a 70 metri da dove l’avevo cercata, ho pensato che sia stata una premonizione”.
FULVIO COVALERO: “HO CHIESTO A SEBASTIANO VISINTIN DI GUARDARE IL CONTO CORRENTE, MA LUI…”
Nel prosieguo del suo intervento registrato dinnanzi alle telecamere di “Chi l’ha Visto?”, Fulvio Covalero, a proposito del caso Liliana Resinovich, ha reso noto di avere appreso della scomparsa della donna “da un post su Facebook postato giovedì 16 dicembre e che io ho visto solo nel tardo pomeriggio. Ho pensato un attimo a cosa fare, cercavo di capire. Poi ho chiamato il numero di Liliana: alla fine mi ha risposto Sebastiano. Gli ho chiesto se avessero litigato, lui mi ha detto di no. Gli ho anche chiesto se ci fosse stato qualche movimento sul conto corrente, perché sarebbe stato un segnale del fatto che era viva. Lui praticamente non mi ha risposto. A quel punto, ho continuato a pensare a questa vicenda”.
Il giorno di Natale “mi ha chiamato un numero sconosciuto: era Claudio Sterpin. Il mio numero di telefono è sulla pagina Facebook, l’ha trovato lì. Quella sera gli ho detto che volevo andare a cercare Liliana Resinovich. Giorni dopo l’ho fatto anche insieme a lui, che mi ha confidato della loro relazione. Sebastiano mi ha poi chiesto se fossi al corrente del rapporto tra Liliana e Claudio, ma io fino a quel momento non l’avevo mai saputo”.