Fulvio Covalero, amico di Liliana Resinovich, ha rilasciato un’intervista esclusiva in diretta ai microfoni di “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi e andata in onda nella serata di venerdì 3 giugno 2022. In particolare, l’uomo ha rivelato che conosceva Lilly “dalla prima metà degli anni Settanta. Dopodiché, ci incontravamo solo casualmente, infatti non ci siamo mai messaggiati o telefonati, ma per strada capitava di trovarci ed era sempre un piacere. Tuttavia, io e lei non parlavamo mai dei nostri rapporti: Sebastiano Visintin sapevo che esisteva e basta, ricordo che una volta scattò una foto a me e a Lilly”.
A proposito delle dichiarazioni rilasciate nelle precedenti puntate proprio a “Quarto Grado” da Claudio Sterpin circa l’attività di ricerca condotta in autonomia da lui e da Fulvio Covalero il giorno di Santo Stefano (“cercavamo qualcosa in un sacco nero“), quest’ultimo ha asserito: “Non so perché Claudio abbia detto che il 26 dicembre cercasse un corpo in un sacco nero (il cadavere della donna fu rinvenuto coperto proprio da due sacchi neri, ma solo il 5 gennaio, ndr). Fin da quando Lilly è scomparsa – e io l’ho saputo il 16 dicembre – io nei post su Facebook ho sempre cercato di fare in modo di arrivare alla verità”.
FULVIO COVALERO: “NON HO MAI CREDUTO NELLA FUGA VOLONTARIA DI LILLY”
Nel prosieguo del suo intervento sul piccolo schermo, Fulvio Covalero ha ricostruito le tappe della sua conoscenza con Claudio Sterpin, l’amante di Liliana Resinovich: “Sul finire degli anni Settanta iniziai a fare atletica a livello estremamente amatoriale e frequentavo l’ambiente sportivo, di atletica, a Trieste. Fatalmente, incrociavo Claudio Sterpin. Fu proprio Claudio a telefonarmi il 25 dicembre 2021: io non avevo neppure il suo numero in rubrica. Ci confrontammo insieme sull’accaduto e, siccome erano 10-11 giorni che Liliana era scomparsa, io ho pensato che, dato che le telecamere fino a quel momento sembrava non avessero ripreso Lilly transitare in discesa, doveva avere fatto un percorso in salita. A quel punto, ho suggerito a Claudio di cercarla in alto”.
Infine, Fulvio Covalero ha sottolineato: “Non ho mai creduto nella fuga volontaria di Liliana. Io il famoso ‘terzo uomo’? Non ho mai corteggiato Lilly, era solo una mia amica e tale è rimasta! Personalmente, credo che quel mattino sia arrivata in piazza Gioberti e sia salita sull’automobile di una persona che lei conosceva molto bene”.