Storie Italiane torna a trattare il caso di Liliana Resinovich e il mistero della morte della donna di Trieste, trovata senza vita a gennaio del 2022, tre anni fa. Nei prossimi giorni è attesa la relazione sulla seconda autopsia di Liliana Resinovich, da cui potrebbe emergere qualche tassello in più in quello che sembrerebbe essere un grande puzzle. Storie Italiane ha intervistato Fulvio Covalero, grande amico di Liliana Resinovich, che ha svelato. “Il 22 dicembre del 2021 avevo scritto un post, dicendo che sarei andato nella chiesetta abbandonata, per cercare il corpo di Liliana perchè secondo me era morta”.
“Decido di venire qui alla chiesetta, pubblico su Facebook che sarei venuto e non ho trovato nulla, ma il suo corpo è stato rinvenuto a cinquanta metri di distanza. Io mi facevo sei chilometri durante il covid perchè mi ero bloccato per recuperare un po’ di forma e quindi sono venuto fino a qui”. Fulvio Covalero si è detto “Convinto che fosse successo qualcosa di brutto, ma fin da subito. Se lei si fosse allontanata volontariamente avrebbe avvisato Sebastiano ma non è successo questo ed era un pessimo segnala”.
LILIANA RESINOVICH, FULVIO: “HANNO VOLUTO FAR RITROVARE IL CORPO”
Fulvio prosegue: “Io la incontravo spesso, lavoravamo vicini, lei non ha mai parlato della sua vita privata, era molto riservata, non parlava mai di cose sue personali. Secondo l’amico di Liliana Resinovich “C’è stata la volontà di far ritrovare il corpo, è evidente che avrebbe fatto comodo a Sebastiano per questioni riguardanti la pensione e tutto il resto ma bisogna capire se faceva comodo anche ad altri”.
Fulvio ha cercato un po’ ovunque in quella zona: “Sono andato anche sotto, nella grotta, non avevo con me una torcia ma se ci fosse un corpo l’avrei trovata. Poi è stata trovata a cinquanta metri da dove l’avevo cercata, particolare molto strano”. Poi il primo gennaio avevo fatto un post rivolto ad un anonimo: “La mia idea da subito è stata che qualcuno che aveva provocato involontariamente la morte di Liliana, è stato un incidente e lo dico da subito”.
LILIANA RESINOVICH, FULVIO: “HANNO VOLUTO FAR RITROVARE IL CORPO”
Per Massimo Lugli “E’ una battaglia della famiglia di Liliana Resinovich e del marito di Liliana che si stanno battendo per la verità. Sul fatto che arriverà la verità dopo la seconda autopsia… io mi sono letto la prima autopsia e non è fatta così male, gli accertamenti sono stati fatti in maniera molto coscienziosa. Adesso abbiamo 25 quesiti con test fatti su una salma deteriorata nel tempo. Adesso sperare che arrivi una risposta è una pia illusione, non avremo mai un processo e non avremo mai una condanna, questa storia rimarrà un mistero”.
L’avvocato Gassani aggiunge: “Non credo che avremo mai il nome dell’omicida ma per lo meno capiremo se sia stato un omicidio o un suicidio” e Anna Maria Casale conclude: “Ci sono dubbi su tutti i protagonisti di questa vicenda”, mentre Eleonora Daniele precisa: “Io invece sono convinta che si arriverà ad una risposta”.