Sul corpo di Liliana Resinovich sono state rinvenute delle lesioni provocate da terze parti, indiscrezioni riportate dal quotidiano Il Piccolo e oggi ribadite da Storie Italiane: “C’è stata un’aggressione nei confronti di Liliana Resinovich – le parole di Edoardo Lucarelli, inviato del talk di Rai Uno che da anni si sta occupando del caso – che è morta comunque per asfissione come ha detto il generale Garofalo, ma queste lesioni, sulla vertebra e sulla mano destra, farebbero capire che lei in qualche maniera forse avrebbe cercato di difendersi e questo apre uno scenario diverso e nuovo fino a quando raccontato fino ad oggi”.
“Pensiamo che nella prima relazione medica si parlava di non aggressione quindi uno scenario completamente opposto rispetto a quello di questa indiscrezione Nei prossimi giorni verrà resa pubblica la relazione dopo di che si andranno ad aggiungere tutti gli elementi investigativi che la procura ha già sul tavolo, è un nuovo importante punto di partenza di questo scenario”.
LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO COZZA: “POSSIAMO CONFERMARE QUESTE INDISCREZIONI”
Si tratta ovviamente di un punto di svolta nell’indagine riguardante Liliana Resinovich che ricordiamo, caso che era stato trattato inizialmente come suicidio. L’avvocato di Silva Radin, cugina della vittima, Antonio Cozza, intervistato da Storie Italiane, ha aggiunto: “Le dico in modo molto sincero, c’è stato chiesto di mantenere l’assoluto riserbo e lo stiamo facendo. Si può confermare quello che fino ad oggi è emerso, queste nuove lesività che sono state descritte”.
E ancora: “Il consulente della procura ha chiesto di lasciarla ulteriormente lavorare per i prossimi 11 giorni perchè il 15 dicembre depositerà la relazione”. Liliana Resinovich, alla luce di questi nuovi elementi, potrebbe essere stata aggredita e picchiata: “Avevamo già delle lesività, ce ne sono aggiunte altre, noi avevamo sempre detto che non credevamo ad un suicidio o ad una caduta, questo rafforza la nostra posizione.
LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO COZZA: “SE NON CI FOSSE STATA LA SUA FAMIGLIA…”
E ancora: “Se non ci fosse stata la famiglia di Lily, se non ci fosse stata l’associazione Penelope e se non ci fosse stato l’avvocato Nicodemo Gentile oggi saremmo qui a parlare di altro. E’ stato perso da subito molto tempo, non si sa perchè. Anche dal punto di vista di rilievi, accertamenti, da come è stato conservato il corpo di Liliana, ce ne sono tanti gli aspetti da prendere in considerazione, io mi auguro si arrivi ad una definizione delle indagini. Ora bisognerà andare ad iscrivere qualcuno nel registro degli indagati. La famiglia come ha reagito? Ci confrontiamo ogni giorno con loro”.
Ora bisognerà di fatto ricominciare l’indagine da zero sulla morte della povera Liliana Resinovich, che ricordiamo, è uscita di casa il 14 dicembre del 2021 per essere poi ritrovata cadavere a gennaio del 2022. Eleonora Daniele aggiunge: “La prima perizia medico legale diceva il contrario, senza chiara evidenza di azione di terzi, queste cose fanno arrabbiare, scrivevano assenza di lesioni da difesa”.
LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO COZZA: “SE NON CI FOSSE STATA LA SUA FAMIGLIA…”
L’avvocato Cozza ha aggiunto: “Dobbiamo attendere la relazione e le determinazioni che prenderà il pm. Questa è una vicenda particolare, ci sono i tabulati telefonici, abbiamo dovuto rifare tutti gli accertamenti, grazie al nostro consulente è emersa tutta la parta relativa all’iPhone di Liliana che non era stato recuperato in modo completo… diciamo che avevamo un contenitore semivuoto, abbiamo cercato di riempire queste lacune ed ora la parola passerà al pubblico ministero”.
“E’ tutto ancora in evoluzione, magari si individuerà un soggetto da indagare o magari ci sarà una nuova richiesta di archiviazione”. Claudio Sterpin ha parlato durante una delle sue tante interviste della possibile presenza di un terzo uomo: che sia veramente così?