A “Storie Italiane”, nel corso della puntata di lunedì 14 febbraio 2022, è stata mandata in onda un’intervista relativa al caso Liliana Resinovich e fatta al fratello della donna, Sergio, che ha ricostruito il giorno della sua sparizione: “Le mandavo dei messaggi quotidianamente, a cui lei rispondeva sempre. Il primo quel giorno gliel’ho mandato alle 9.20. Dopo ho visto le spunte grigie, che dicevano che il messaggio non era stato letto. A quel punto ho chiamato e mi ha risposto il marito, Sebastiano. Mi ha detto che Liliana non era a casa e aveva lasciato lì i cellulari. Non era mai capitato”. A quel punto “ho richiamato e ho sentito delle voci. Gli ho chiesto chi fossero, erano le 18.30. Lui mi rispose che erano i vicini di casa. Uno di loro mi ha parlato dicendomi che avrebbero convinto Sebastiano a sporgere denuncia per la scomparsa di Lilly. Lui dopo un po’ si è adombrato, perché gli ho detto che bisognava mettere le foto su Facebook e rivolgersi a ‘Chi l’ha Visto?'”.



LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO DEL FRATELLO SERGIO: “ABBIAMO SCRITTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TRIESTE”

L’avvocato Luigi Fadalti, legale difensore del fratello della vittima, a “Storie Italiane” sul caso Liliana Resinovich ha aggiunto: “Il signor Sergio Resinovich ha inoltrato alla Procura della Repubblica di Trieste una nota in cui riassume le sue osservazioni e chiede accertamenti, esponendo dati obiettivi di fatto e chiedendo che vengano eseguite verifiche. Lui è convinto che non si sia trattato di suicidio. Non vengono lanciate accuse a nessuno, si espongono circostanze relative ai rapporti del marito con il figlio di fronte a richieste di danaro e così via”.

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