Quarto Grado, durante la puntata di ieri, ha dedicato ampio spazio alla morte di Liliana Resinovich, alla luce dell’ultima super perizia secondo cui la donna sarebbe stata aggredita prima di morire, e sarebbe emersa anche una frattura alla vertebra T2 risalente a prima della morte. In studio a Quarto Grado vi era Antonio Cozza, avvocato della cugina di Liliana Resinovich, Silvia, una delle tante persone che sta cercando la verità.



“La vertebra fratturata è un dato importantissima – spiega il legale su Rete 4 – è un fatto importantissimo che conferma che Liliana è stata aggredita prima della morte. Non è la causa del decesso, ma vedendo tutte le altre lesività che sono state riscontrate e che potrebbero venire fuori ancora in ulteriori riscontri, si tratta di evidenze che ci possono dire che Liliana è stata aggredita”.



LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO COZZA E I VESTITI DI LILY

L’avvocato si è poi soffermato sullo stato di ritrovamento dei vestiti di Liliana Resinovich, come se fossero stati lavati pochi minuti prima: “Quello che colpisce al di là delle lesioni è come è stata ritrovata e i suoi vestiti. Io ero presente presso l’istituto di medicina generale di Milano quando sono stati analizzati quei vestiti, erano pulitissimi, hanno parlato i nostri occhi, quei vestiti non erano indossati da una persona che si trovava in un bosco. Per me è uno staging il laccio al collo – ha detto ancora l’avvocato riferendosi ad un tentativo di messa in scena – basta anche il fiocco e lo dicono i poliziotti nel momento che intervengono e ritrovano il corpo di Liliana”.



“Potrebbero emergere ulteriori elementi? Si sta facendo un approfondimento approfondito quindi potrebbero emergere ulteriori lesività sempre sulla base degli esami istologici, ci potrebbero dare ulteriori risposte, noi aspettiamo, rispettiamo il lavoro degli inquirenti”. L’avvocato della cugina di Liliana Resinovich ha aggiunto: “Ad esempio nuove lesività su arti inferiori o sul capo, ulteriori elementi da valutare, stanno valutando, ci sono accertamenti in corso e nei prossimi incontri si potrà stabilire questo aspetto”.

LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO COZZA: “LESIONI PERIMORTALI”

Quindi ha ribadito: “Si tratta di lesioni perimortali, nell’immediatezza del decesso, saranno elementi da verificare e studiare e per lo meno in prima battuta questo è il dato”. Gianluigi Nuzzi ha quindi chiesto all’avvocato Cozza come sia possibile che questa donna sia stata picchiata in prossimità della morte e la prima autopsia non si è accorta di nulla,

“Ci può stare – spiega il legale – per lo meno queste sono le prime risposte che stanno arrivando. Stiamo lavorando a 360 gradi per dare risposte ai famigliari e fin da subito non abbiamo creduto al suicidio, ci sarà un’evoluzione del caso, si sta lavorando e vedremo quello che vorrà”. Sebastiano Visentin: “Liliana è andata in ospedale a Cattinara, se mi dovessero chiedere una liberatoria per andare ad acquisire la tac non ci sarebbe alcun problema”, riferendosi ad una tac che Liliana aveva fatto quando aveva avuto un incidente.