A Quarto Grado, su Rete Quattro, si torna a parlare del caso di Liliana Resinovich, la donna trovata senza vita a gennaio di quest’anno, scomparsa il 14 dicembre del 2021 da Trieste. In collegamento vi era l’amico speciale di Lily, Claudio Sterpin, ma prima l’intervista registrata a Sebastiano Visintin, il marito della vittima si è rivolto così alle telecamere: “Alla famiglia dico, non so quali sono le vostre idee verso di me, siete stati forse un po’ captati da questo Claudio che forse vi ha detto delle cose, bisognerà dimostrarle”. Per poi aggiungere e concludere: “Dovrete chiedermi scusa”.



A quel punto ha preso la parola Claudio Sterpin: “Spero di non dover chiedergli scusa, se verrà fuori la verità, spero di non dover chiedere scusa a Sebastiano. Le intenzioni di Lily – ha poi aggiunto l’amico della vittima – erano quelle che io ho ribadirò fino in punto di morte, lei non si sentiva più sua moglie, non se ne è accorto purtroppo per lui”.



LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN E NON SOLO. LA CUGINA: “E’ STATA AGGREDITA E POI E’ MORTA”

Claudio Sterpin ha continuato: “Uno da solo non avrebbe potuto portare Liliana Resinovich nei boschi, lei qui non è venuta da sola, sarebbe stata rovinata dai cinghiali, abbiamo trovato le tracce. A tre metri da dove lei è stata rinvenuta hanno lasciato gli scavi e gli escrementi: se lei avesse passato qui una sola notte finiva rovinata dai cinghiali. Lei è stata portata qua da due o tre persone, uno da solo non ce l’avrebbe fatta, alla tarda notte/primissima mattina del 4 gennaio”. Su un’eventuale ipotesi del suicidio: “Lei si sarebbe potuta suicidare esclusivamente per salvare la mia vita: forse è stata minacciata di morte assieme a me. E’ l’unico motivo per cui potrei accettare il suicidio anche se io sono convinto che lei non si sarebbe mai potuta suicidare”.



Quarto Grado ha parlato anche con la cugina di Liliana Resinovich, Silvia, secondo cui la donna sarebbe stata aggredita e poi morta per lo spavento. Infine c’è l’ipotesi di un altro uomo, ancora ovviamente non identificato, un “mister-x”: “C’è una traccia di dna maschile sul cordino posto attorno al sacchetto sul capo di Lily, c’è una traccia molto flebile, non completa, probabilmente contaminata”. Il Generale Garofano ha aggiunto: “Traccia troppo debole per dire che vi sia un altro uomo. Liliana è morta il giorno della scomparsa e poi messa lì quando è stata ritrovata. In mezzo c’è un mistero a cui la scienza non può dare risposta”.