Mattino Cinque è tornata ad occuparsi del caso di Liliana Resinovich, la donna trovata senza vita nei boschi di Trieste a gennaio di quest’anno. Il programma ha avuto in collegamento Sebastiano Visintin, marito della donna defunta, ad un anno esatto dalla scomparsa della moglie: “Un anno vissuto in una maniera pazzesca, col bisogno di sapere cosa è successo, perchè è successo, sapere se hanno fatto del male a Liliana o se si è tolta la vita è quello che ho in testa sempre, è dura”.



Sebastiano Visintin è apparso visibilmente commosso: “Mi avete toccato il cuore, è la verità. Come ricordo Liliana Resinovich? Siamo stati insieme 32 anni, auguro a chiunque una vita come abbiamo passato io e Liliana, ci siamo amati, abbiamo passato momenti di dolore, problemi, malattie, li abbiamo affrontati con forze e energie. Mi ha sempre aiutato quando stavo male, poi quando mi son ripreso abbiamo cominciato a viaggiare d’appertutto. Avevamo ripreso da qualche anno ad andare in bicicletta con quelle un po’ assistite, abbiamo scoperto un mondo sconosciuto”.



LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO VISINTIN: “NON RIESCO A RIVEDERE LE FOTO”

Il marito di Liliana Resinovich si è collegato da un posto speciale: “E’ un roseto che a primavera è uno spettacolo meraviglioso. Venivamo spesso insieme, in bici o a piedi”. E ancora: “E’ raro che rivida foto e video, mi commuovo troppo”. Sulle indagini riguardanti la morte di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin ha spiegato: “Io sono nella confusione più totale su ciò che è successo. Se dovessero archiviare il caso? Ho delegato tutto al mio avvocato”.

E ancora: “Se qualcuno le ha fatto del male o la ha ammazzata, non lo so. Se si è suicidata è drammatico, forse non mi sono accorto di qualcosa. A noi comunque l’ipotesi del suicidio non va bene. Quando è morta Liliana? Bisogna capire le incongruenze, se ci sono state mancanze, comunque io sono dell’idea che sia morta il 14 dicembre. Riesumazione del corpo? Non mi sono mai apposto, quando avrò il nulla osto per poter fare la cremazione la faremo”. Sulla famiglia di Lily, Sebastiano ha specificato: “Ce l’avevo contro sin dall’inizio. Ad un certo punto Liliana mi ha detto che saremmo andati per la nostra strada”. In conclusione: “Messaggio a Claudio Sterpin? Mi mordo la lingua. Voi avete prove di quello che dice Claudio? Lui continua ad infangare Lily e sono qui per non infangare il suo nome”. Dopo le domande insistenti dallo studio Sebastiano Visintin ha perso un po’ le staffe: “Non chiamatemi più”. E ancora: “Non voglio andare sul luogo dove è morto Liliana Resinovich, non faccio come il signor Claudio Sterpin, andare lì mi fa male il cuore. Non capisco a che gioco giocate”.