La scomparsa e la morte di Liliana Resinovich al centro di un mistero ancora intricato e costellato di interrogativi. Tra questi, spunta un giallo che riguarda quanto suo marito, Sebastiano Visintin, avrebbe riscontrato nel loro appartamento di Trieste subito dopo la sparizione della 63enne. L’uomo, ospite di Quarto Grado nella puntata del 20 ottobre scorso, ha raccontato di aver trovato la luce accesa in corridoio e, viste le abitudini della moglie – definita come una donna molto precisa e metodica, attenta al risparmio e alla cura della casa -, ritiene difficile che si sia trattato di una banale dimenticanza.



Davvero Liliana Resinovich, che la sera prima di sparire fece la lavatrice per evitare troppi consumi e al mattino seguente, quel maledetto 14 dicembre 2021, trovò il tempo per fare la differenziata prima di uscire e non fare più ritorno, ha scordato di spegnere la luce? Secondo lo psichiatra Massimo Picozzi, interpellato sul punto nella trasmissione, è inverosimile che la donna abbia dimenticato la luce accesa: “È assolutamente una stranezza, questo di spegnere la luce fa parte degli automatismi radicati: si compiono a livello inconsapevole per cui, anche se ci fosse stato un turbamento, sono convinto che Lilly avrebbe ricordato di spegnere la luce“. Qualcuno si è introdotto in casa dopo la sparizione di Liliana? Le chiavi della donna non sono mai state ritrovate.



Sebastiano Visintin sulla scomparsa della moglie Liliana Resinovich: “Quella telefonata prima di sparire deve averla turbata”

Nella cronaca del caso di Liliana Resinovich, due figure sono apparse centrali fin dalle prime battute del giallo: il marito, Sebastiano Visintin, e il sedicente amante Claudio Sterpin, il primo a lanciare l’allarme sulla scomparsa della 63enne. I due uomini si sono scambiati reciproche accuse nei mesi successivi alla scomparsa e il primo sostiene che parte della soluzione del mistero si insinui nella telefonata intercorsa tra la moglie e Sterpin proprio la mattina del 14 dicembre 2021. “Quella telefonata delle 8:22 deve averla turbata…“. Secondo la versione di Sterpin, la chiamata tra loro avrebbe riguardato l’appuntamento che avevano quella mattina perché la 63enne gli avrebbe comunicato un leggero ritardo a causa della necessità di recarsi in un negozio di telefonia.



Al suo ritorno, Sebastiano Visintin avrebbe trovato l’appartamento in perfetto ordine come sempre, nulla fuori posto. L’unico elemento diverso dall’ordinario sarebbe stato proprio la lampadina accesa in corridoio: “Quando sono rientrato ho trovato la casa a posto, i letti fatti, tutte le cose nei loro stipetti“. Il sospetto del marito della 63enne è che quella mattina le abitudini consolidate di Liliana siano state stravolte da un evento imprevisto che avrebbe finito per destabilizzare la sua consueta tranquillità. Sterpin, dall’altra parte, si dice certo che il vedovo abbia raccontato soltanto una parte di verità e nasconda un elemento fondamentale: l’essere stato a conoscenza della loro relazione extraconiugale. Uno scenario da sempre negato da Visintin, che si è detto completamente all’oscuro di una intesa sentimentale e certo che la moglie non avrebbe mai voluto far naufragare il matrimonio.