Si è trattato ampiamente il caso di Liliana Resinovich ieri negli studi del programma La Vita in Diretta, su Rai Uno, e ospite vi era la nota criminologa Roberta Bruzzone. Parlando del marito, Sebastiano Visentin, ha spiegato: “Non è iscritto nel registro degli indagati, non vedo perchè dovrebbe essere limitato. Lui ha fornito indicazioni in sede di denuncia di scomparsa che mi risulta abbia fatto lui, e in questo momento la procura vuole raccogliere maggior elementi poi sicuramente verrà sentito nuovamente, in questo momento non intende effettuare approfondimenti”. La figura del marito resta comunque centrale nell’indagine per la morte della povera Lilly: “Quando dice che non avrebbe avuto motivo di uccidere lei ma piuttosto lui, è un passaggio un po’ spericolato. Se lui non sapeva di questa relazione che motivo aveva di uccidere lui, che ragionamento è? Ci ha offerto un po’ queste frasi un po’ sibilline. In un’altra trasmissione dice che ha visto il volto della moglie sereno, oggi ci dice l’opposto, quest’uomo è un po’ complesso”.
Sul silenzio di Claudio Sterpin, l’amico di Liliana Resinovich con cui la stessa voleva iniziare una nuova vita: “Potrebbe essere un’indicazione degli inquirenti, un invito a non riferire altro, perchè quello che ha detto fino ad adesso è un elemento importante da valutare in questa inchiesta, il nucleo di tutta questa vicenda è se Sebastiano sapeva o meno della relazione e soprattutto del progetto di Liliana, come detto da Claudio, di cambiare vita. Posto che io ritengo che sia un omicidio, e che credo che il tossicologico ce lo dimostrerà: questa era una persona che aveva una vita chiarissima e con un progetto di cambio di vita. Se Claudio ci dice la verità probabilmente quello è il nucleo centrale. Una morte di questo genere di una donna che proprio in quei giorni avrebbe dovuto cambiare vita, addirittura che decide di suicidarsi non lo ritengo plausibile”.
LILIANA RESINOVICH, IL COMMENTO DI BRUZZONE E LE PAROLE DI CLAUDIO STERPIN
Di nuovo sulla morte: “L’autopsia ha escluso un meccanismo asfittico ragion per cui deve aver avuto uno scompenso cardiaco con altro, come ad esempio un potente sedativo. Poi il sacchetto mi fa propendere per l’omicidio in quanto il sacchetto serve a garantire l’evento morte, c’è una chiara volontà omicidiaria. Non è impossibile da conciliare con il suicidio ma ciò che è talmente inconcepibile è di rimanere lì da soli in un bosco, se voleva ammazzarsi poteva farlo tranquillamente in casa sua. Se è un suicidio è un unicum a livello mondiale”.
Sul ‘silenzio’ del marito di Liliana: “Forse qualcuno gliel’ha suggerito, gli avranno detto ‘adesso basta’”. Infine La Vita in Diretta è riuscita a contattare brevemente Claudio, che al telefono si è limitato a dire: “Di lei mi ricordo la dolcezza, la dolcezza che aveva, devo dire aveva con un groppo in gola, quella donna, era unica, niente di più posso dirvi. Mi aspetto che venga fuori tutta la verità, è venuta fuori solo parzialmente”.