Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste nella mattinata del 14 dicembre, è tornata a occupare lo spazio d’informazione del programma di Canale 5 “Mattino Cinque News”, andato in onda giovedì 30 dicembre 2021. In particolare, nei servizi di approfondimento trasmessi sul caso, è stato rivelato che quel giorno la donna avrebbe dovuto raggiungere di prima mattina l’abitazione di un uomo che da tempo conosceva per svolgere da lui alcune faccende domestiche. La trasmissione è riuscita a contattarlo telefonicamente e a raccogliere le sue dichiarazioni: “Liliana si è offerta di venire a stirarmi delle camicie il martedì, che era il giorno in cui era più libera. Abbiamo mantenuto un rapporto di affettuosa amicizia per più di 40 anni”.



Tuttavia, il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, non sapeva dell’esistenza di questa persona nella vita della moglie: “Io gliel’avevo detto più volte di parlare di me a suo marito, ma lei mi diceva che era meglio di no – ha aggiunto l’uomo al telefono –. Lei, se non era succube del marito, era comunque sottomessa in qualche maniera”.



LILIANA RESINOVICH, IL MARITO: “NON RIESCO A GUARDARE NEI SUOI CASSETTI E NELLE SUE COSE”

Sempre a “Mattino Cinque News è stato riferito che il giorno della sua sparizione, Liliana Resinovich alle 8.22 ha parlato telefonicamente con questa persona e gli ha riferito di essere in ritardo, in quanto doveva ancora recarsi in un negozio di telefonia ubicato in via Cesare Battisti, dove però non è mai arrivata. Il marito Sebastiano ha affermato: “In queste due settimane ho parlato con tutte le persone che conosco, abbiamo parlato del più e del meno. La polizia è venuta, ha guardato in casa, anche in cantina. Io nei cassetti e nell’armadio di mia moglie non ho mai messo le mani, per me è una cosa sacra. Una mia amica mi suggeriva di farlo, ma io non ce la facevo. Alla fine ha guardato lei nelle cose sue: abbiamo trovato dei soldi, che io comunque sapevo che lei avesse”.



Nel frattempo, i vigili del fuoco e il soccorso alpino stanno continuando le ricerche nei boschi: gli operatori setacciano la zona a distanza ravvicinata per formare una sorta di griglia virtuale per rastrellare ogni metro di area boschiva.