Riflettori puntati ancora una volta sul caso di Liliana Resinovich, la misteriosa morte della donna trovata in un boschetto di Trieste il 5 gennaio del 2022. Quarto Grado si è concentrato ieri sull’alibi di Sebastiano Visentin: “Quella mattina avevo finito i lavori, avevo sta GoPro, volevo fare delle riprese in bicicletta della città”, racconta il marito della donna deceduta. Si fa riferimento ai filmati registrati dallo stesso fra le 12:16 e le 13:33 del 14 dicembre durante la gita al Carso, da mesi al centro di un giallo.



“Per gli inquirenti sono il video alibi di Sebastiano ma su quei filmati ci sono alcune anomalie”, racconta Quarto Grado, a cominciare dal sesto e settimo video intervallati di 13 secondi, anche se la distanza di 750 metri è percorribile in 3 minuti, inoltre il secondo e il terzo video sono intervallati da 18 secondi, ma per coprire l’intero tragitto occorrono più di un minuto e quaranta secondo. Ci sarebbe una stranezza anche sul quarto video girato quella mattina, un passaggio da piazza della Borsa alle 12:30 ma il campanile sembra suonare con un orario differente, 40 secondi prima della mezza: “Coma mai? E’ l’orario della GoPro impostata male o è la campana che suona male?”, si domanda ancora il programma.



LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO E I VIDEO DELLA GOPRO: I RINTOCCHI

Quarto Grado ha verificato i rintocchi della campana in piazza della Borsa a Trieste per cercare di capire se coincidano con un orologio digitale: “il rintocco è preciso”, arriva ogni mezza, spaccando il secondo, segnalano. Perchè nel video di Sebastiano la campana suona 40 secondi prima? Che l’uomo abbia inserito manualmente la data del video per crearsi un falso alibi come dubitano i famigliari di Liliana Resinovich, e soprattutto, bastano questi secondi per dubitare del marito, che ricordiamo, non è mai stato indagato?



C’è poi un’altra stranezza segnalata da Quarto Grado: Sebastiano non ricorda il giorno che ha acquistato la GoPro, ma ha sempre raccontato di averla acquistata poco prima della scomparsa di Liliana Resinovich, ma il primo filmato della mattina è il numero 449, di conseguenza Sebastiano aveva già girato molti altri video prima della gita sul Carso. Possibile che volesse ancora provare la telecamerina si domanda Claudio Sterpin, o quella del test era solo una scusa per crearsi un alibi?

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO E I VIDEO DELLA GOPRO: LA REPLICA

“Nel suo alibi perfetto c’è il filmato fatto dalla GoPro”, ribatte proprio Claudio Sterpin “Per dire che a quell’ora ero qui, qui e qui…”. Sebastiano Visentin era in studio ieri a Quarto Grado e ha quindi risposto a queste accuse, rimandandole al mittente: “Claudio non ha il titolo di parlare di queste cose, non c’entra niente sulla nostra vita e su Liliana. Io ho pensato parecchio a queste cose, io non ho questi video, mi son stati presi e portati via”.

Il marito di Liliana Resinovich ha aggiunto: “Non posso sapere il numero seriale, a volte fai e cancelli, fai e cancelli. Io sono abituato a fare tantissime fotografie e con la GoPro facevo sia video che foto. Saranno gli esperti che ci diranno queste risposte”. E ancora: “Io facevo quello che sono abituato a fare, foto e video, come faccio con il telefonino, ne faccio migliaia. Ho impostato l’ora manualmente? Quando ho comprato la GoPro, ho fatto tutti i settaggi, poi non ho più toccato nulla”.

LILIANA RESINOVICH, MARANO VS CARMELO ABBATE SU SEBASTIANO E STERPIN

Marano, consulente della famiglia di Liliana Resinovich, ribatte: “Sebastiano aveva già la GoPro da novembre, quindi testarla il 14 dicembre… Lui l’aveva già il 23 novembre con l’assoluta certezza. Ma il vero problema di Sebastiano non è tanto questo alibi, ma il problema è cosa fa Sebastiano quella mattina, alle 9:04 è in via Carducci, nello stesso luogo in cui è Liliana Resinovich e poi è in magazzino. Lui dice che va in pescheria ma in realtà lui non andrà mai perchè forse ci è andato prima, poi va in magazzino e poi tiene spento il cellulare per tre ore, quindi il problema è primo”.

Carmelo Abbate a quel punto sbotta: “A me verrebbe voglia di scappare, mi dispiace ma questa cosa non esiste, Sebastiano ha l’alibi falso? Allora chiamate i carabinieri e lo arrestiamo. Liliana è stata uccisa, lui ha l’alibi falso… Per me fate peggio nel dire che ha ucciso la moglie, tirate la pietra e nascondete la mano. Avete verificato gli alibi di tutti gli altri? Claudio Sterpin non è andato alla Wind, è falso. La signora non l’ha mai visto nel negozio. Qui parliamo di dieci secondi di telecamera, lui alla Wind non ci è mai entrato, per la miseria”, conclude Carmelo particolarmente adirato. Il giornalista è sempre stato uno dei pochi che si è schierato dalla parte di Sebastiano Visentin in questa vicenda.