Nella puntata di ieri di Quarto Grado è tornato ospite in studio Sebastiano Visentin, il marito di Liliana Resinovich. Si dibatte su una frattura alla vertebra, al collo di Lily, così come emerso dall’ultima perizia eseguita sul cadavere della donna, e Sebastiano a riguardo spiega: “Assolutamente non ricordo nulla, posso solo dire che alcuni anni prima, avevamo avuto un incidente, siamo finiti sotto un camion, lei è stata ricoverata in ospedale 3 o 4 giorni ma aveva una frattura al piede, ma di quella frattura alla vertebra non ne avevo mai sentito. Liliana mi aveva detto che aveva fatto la tac per vedere cosa ci fosse, è stato un incidente importante. Si lamentava del collo? No, mai lamentata. Non mi aveva mai manifestato nulla, anzi a volte la trovavo più in forma di me perchè lei camminava mentre io avevo problemi a camminare”.



Sebastiano Visentin aggiunge: “E’ venuta l’ambulanza, eravamo sotto un camion”, discutendo con Gabriella Marano, consulente della famiglia di Liliana Resinovich, che lo accusa di trovare sempre una giustificazione invece che cercare la verità. La stessa Marano ricorda anche le ricerche per divorziare di Llly, e a riguardo Sebastiano spiega: “Liliana mi aveva detto che ho parlato con una mia amica che era intenzionata a divorziare, non so se fosse una collega, aveva amicizie di lavoro che di fuori, lei faceva sport, viaggiava moltissimo”.



LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO E IL DIARIO DI GABRIELLA

Quarto Grado ha quindi mandato in onda un servizio con l’amica di Liliana Resinovich, Gabriella, che da tre anni scrive un quaderno delle contraddizioni, annotando tutto ciò che non va nel racconto di Sebastiano Visentin: “Io posso dire tre cose – replica lui – lei può scrivere quello che vuole e nessuno può contestare ciò che dice”.

“Secondo, lei è venuta a casa mia e non mi ha detto che Liliana era scomparsa e ciò non glielo perdonerò mai, era un’amica, eravamo sempre insieme. Non era mia amica? Abbiamo cenato insieme, fatti pranzi, merende… ora non è più amica? Io ho ostacolato le indagini? E’ diventata un pm, mi accusa, mi sembra di essere sotto processo. Poi la terza cosa: cosa facevano loro al bosco delle fragole, la sera prima lei, Salvo e Sterpin, a cento metri dove era Liliana?”.



LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO E IL NUMERO DI STERPIN

Marano replica: “E’ una cosa che è stato superato, comunque lo pensiamo tutti che Sebastiano ha ostacolato le indagini, e lo fa dal primo giorno che scompare Liliana, quando lui va in questura a denunciare la scomparsa e non solo non consegna il numero di Sterpin ma addirittura lo blocca, doveva essere il primo numero da consegnare”, riferendosi alle chiamate ricevute al telefono di Liliana Resinovich proprio il giorno della scomparsa.

“Sebastiano ha detto che all’altro capo del telefono aveva sentito un uomo che ansimava, perchè non l’ha detto agli inquirenti?”, aggiunge la consulente e Sebastiano replica: “Io non sapevo che Liliana fosse scomparsa… perchè non ho consegnato quel numero? Non lo so, perchè gli inquirenti non me lo hanno chiesto?”.

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO LA GOPRO E IL CORDINO

Sebastiano si è poi soffermato sugli orari famosi della Go Pro: “Bisognerebbe guardare esattamente il video e capire come si sviluppa questo video, mi ricordo che a volte si modifica il modo in cui viene registrato, la velocità, più o meno, mi è già successo”.

“Con la GoPro succedono queste cose – aggiunge – bisogna guardare il video da quando si parte, guardarlo piano piano con il cronometro e vederlo cosa viene fuori”. Antonio Cozza, l’avvocato della cugina Silvia, domanda quindi a Sebastiano la vicenda del cordino e le anomalie: “Il cordino? Loro hanno perquisito la casa quando son venuti… se io avessi avuto qualcosa da nascondere io prendevo il cordino e lo buttavo via, perchè ho chiamato la polizia? Se io pensavo che questi cordini fossero importanti, li prendevo e li buttavo via, avete sempre cose da dire su qualsiasi cosa”, chiosa Sebastiano.