Il programma di Canale 5, Mattino 5, ha intervistato stamane Sebastiano Visentin, il marito di Liliana Resinovich, nell’ambito delle indagini circa la morte della donna di Trieste. Il talk di Federica Panicucci ha fatto un po’ fatica a parlare con Sebastiano visto che dopo una domanda sui suoi movimenti il giorno 14 dicembre, lo stesso ha preso e se ne è andato “Su queste cose io non voglio parlare, c’è troppa confusione”, per poi fare ritorno sui suoi passi.



Poco dopo Sebastiano ha acconsentito all’intervista dicendo: “Non mi ricordo come era vestita Liliana, io sono uscita di casa che lei era in vestaglia, poi sono andata via forse verso le 7:45, mi ha salutato con il sorriso e sono andato a fare il mio giro con i coltelli, sono andato in studio a sistemare i coltelli. Poi ho preso la bicicletta avevo una Go Pro che avevo appena preso, dallo studio sono andato in città poi in Altura in zona del faro, l’obelisco, ho fatto tutto l’altopiano, fino a dove non mi ricordo, poi sono rientrato in studio. Poi sono sceso e sono andato a casa con la bicicletta, ho pranzato e poi ho riportato la bici in studio”.



LILIANA RESINOVICH E I MOVIMENTI DI SEBASTIANO DEL 30 DICEMBRE

Tanti i punti su cui ha fatto chiarezza l’uomo, a cominciare dalle famose telefonate ricevute il 30 dicembre e l’incidente del figlio, vicenda raccontata spesso e volentieri da Claudio Sterpin e che ritiene un po’ anomala: “Mio figlio mi aveva chiamato perché era in panne – le parole di Sebastiano – mi aveva chiamato di sera, non ricordo che ore fossero, diceva che era finito in una buca e non riusciva a venirne fuori”.

“Allora io telefono ai miei vicini di casa, ho chiesto se avessero una corda e mi han detto di no poi ho chiamato un mio amico, dicendogli che avevo sentito mio figlio molto preoccupato e poi hli ho detto che l’avrei chiamato quando sono tornato indietro”. E ancora: “Ho chiamato i miei vicini di casa perché quel giorno erano loro le persone più vicini a cui avrei potuto chiedere aiuto”.



LILIANA RESINOVICH E LE CHIAMATE RICEVUTE IL 14 DICEMBRE

Infine sulle telefonate ricevute da Liliana Resinovich la mattina del 14 dicembre, Sebastiano ha precisato: “Era un numero sconosciuto, ho risposto nel primo pomeriggio, ho visto questa chiamata, ho sentito un uomo che mi ha detto che era Claudio Sterpin che era a pranzo con sua figlia e che ci saremmo sentiti dopo. Non ho approfondito, ho pensato che forse voleva salutarla, dirle qualcosa, bho, ho pensato che magari richiamerà dopo, penso che abbia chiuso lui poi la telefonata”.

“Alle 10:50 una telefonata rifiutata? Da quello che ho sentito c’è questa applicazione che con i numeri telefonici non conosciuti che attiva la segreteria, lei era molto più avanzata di me per quanto riguarda il telefono”, comunque Sebastiano precisa: “Non ho mai deviato assolutamente alcuna telefonata ne tanto meno non ho risposto. Lei mi aveva detto che ogni tanto chiamava qualche numero di persone che non conosceva e qualche volta avevo risposto e sentivo dei gemiti”.