Il mistero di Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e trovata morta in un parco della città il 5 gennaio seguente, è al centro di una nuova indagine dopo la riapertura del caso a seguito del no del gip alla richiesta di archiviazione per suicidio avanzata dalla Procura del capoluogo friulano. Non si esclude che la donna, 63 anni, possa essere stata uccisa e il fratello Sergio Resinovich si è detto pronto a una nuova esumazione per condurre ulteriori accertamenti sul corpo. Il marito della vittima, Sebastiano Visintin, è tornato a parlare del giallo in una recente intervista, diffusa su YouTube e rilasciata al musicista Tino Carugati, in cui ha ribadito il suo punto di vista sulla presunta relazione extraconiugale di Liliana Resinovich e il sedicente amante, Claudio Sterpin, ma non solo.
Nel corso del suo intervento, Sebastiano Visintin ha sottolineato che, a 20 mesi dall’avvio dell’inchiesta sulla morte della sua compagna di vita, non ci sono indagati ma non esclude una iscrizione “come atto dovuto”. Si è detto sereno e spera “che arrivino delle risposte” dalle nuove attività investigative, mentre sul fronte del suo privato Visintin ha confermato di aver conosciuto un’altra donna a cui si sarebbe avvicinato molto negli ultimi tempi: “Ci sono persone che mi hanno toccato il cuore. È una storia incredibile, questa ragazza mi telefonava, mi parlava e pian piano mi sono affezionato a questa persona (…). Dopo sono andato a casa sua, mi si è spezzato il cuore perché ho trovato una donna gravemente ammalata. Adesso vado spesso a trovarla, le voglio un bene da matti, una grande donna. Trovo in lei un’anima grande. (…) Le voglio stare vicino, non è una fidanzata, è una persona a cui voglio bene e farò di tutto per darle una mano e starle vicino”.
Sebastiano Visintin su Liliana Resinovich: “Lei aiutava tutti, anche me. Sterpin continua a mentire”
Intervistato da Tino Carugati, Sebastiano Visintin ha ripercorso i mesi successivi alla scomparsa di sua moglie Liliana Resinovich e ha sottolineato come la riapertura del caso sia importante per tentare di chiarire tutte le ombre dietro la sua morte. Ancora oggi, la famiglia della 63enne non sa come e perché è deceduta e se, interrogativo ancora più atroce, c’è un assassino a piede libero. Sebastiano Visintin non esclude di assumere la posizione di indagato nell’ambito dell’attuale inchiesta, un “atto dovuto”, ha precisato, che non lo preoccupa affatto perché sereno e sicuro di non avere nulla a che fare con la scomparsa e la tragica fine di sua moglie.
“Anche noi abbiamo voluto la riapertura, spero che emergano delle risposte. Per adesso non ci sono indagati ma può essere che un avviso di garanzia arrivi, anche perché un fatto dovuto, il marito, il presunto amante… queste cose qua. Mi devo comunque confrontare sempre con questa persona (Claudio Sterpin, ndr), cerco di evitare di incontrarlo perché non so che reazione potrei avere. Se dovessi incontrarlo gli direi di scomparire, di non farsi più vedere e di rispettare l’amicizia che loro hanno avuto 40 anni fa, Liliana era una donna felicemente sposata“. Secondo Sebastiano Visintin, Sterpin continua a mentire sulla sua presunta relazione clandestina con la 63enne: “Mi sono trovato di fronte una persona che afferma di avere una storia con mia moglie, di essere l’amante, tante cose che fanno veramente male. Come uomo poteva anche tenersele per sé, magari dirmele in privato, però dire certe cose, come l’idromassaggio nudi in casa sua, ma vi rendete conto con chi ho avuto a che fare in tutto questo periodo? Con un uomo che continua a parlare di una storia d’amore che non esiste. Non ci sono prove, non ci sono immagini o messaggi espliciti, un ‘ti amo’, non c’è niente“.