Nella puntata di ieri di Quarto Grado, su Rete 4, si è tornati a parlare del caso di Liliana Resinovich, e il talk ha riproposto il confronto fra Sebastiano Visentin, il marito della donna trovata senza vita a Trieste, e Claudio Sterpin, amante della stessa. Gianluigi Nuzzi ha fatto delle domande molto dirette a Sebastian (verso cui puntano il dito i famigliari di Lily, ma ricordiamo l’uomo non è mai stato indagato), a cominciare dal chiedergli che fine hanno fatto certe chiamate sul telefono di Liliana Resinovich.



“Non sono stato io a cancellare le telefonate del 14 dicembre, non ho mai toccato il telefono di Liliana, chi è stato? Lo dovrà scoprire chi di dovere. Qualche parente o amico? Non lo so, non posso escluderlo”, ha risposto lui.

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO “QUANDO LA CHIAMAVA CLAUDIO STERPIN…”

Sul rapporto fra Claudio Sterpin e Liliana Resinovich e il fatto che la donna nascondesse il nome di Claudio sul telefono salvandolo come Aldo, Sebastiano invece commenta: “Evidentemente… purtroppo Liliana non ce lo può dire, forse il signor Sterpin ce lo può dire. Io sul telefono, quando ho avuto modo di vedere la chiamata, non c’era il nome Claudio Sterpin c’erano solo i numeri, io penso che da quanto sia emerso sia stata Liliana a cancellare il numero. Lei avrebbe cancellato il nome, poi l’avrebbe cancellato dalla rubrica, poi quando Sterpin ha chiamato è venuto fuori il numero”.



E’ quindi intervenuto Claudio Sterpin, che a proposito del salvataggio sulla rubrica “Aldo”, ha spiegato: “Aldo è il mio secondo nome di battesimo, banalmente. E’ abbastanza evidente e dai fatti è emerso, e spero che con i consulenti informatici venga dimostrato ancora di più, che Liliana aveva il telefono sotto controllo e che Sebastiano consentiva tutte le sue telefonate”.

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO VS CLAUDIO STERPIN: “COME TI PERMETTI?”

A quel punto Sebastiano è scattato: “Come ti permetti di dire queste cose? Vergognati!”, ma Claudio Sterpin aggiunge: “Io non ho fatto il tuo nome, ma non voglio fare il ping pong, vergognati tu”, e Claudio si è girato un attimo dando la schiena alla telecamera per poi girarsi subito. “Farfallone di Trieste – ha aggiunto Sebastiano – lo dici tu, Liliana era una delle tante, tu non hai rispetto di lei, questa è la verità”. Qualcuno comunque sembra aver messo mano a quel telefono, cancellando messaggi e chiamate, ma chi è stato? “L’unico che aveva le chiavi dell’appartamento era Sebastiano, almeno che come dice lui altri abbiano rubato le chiavi dell’appartamento allora ce le ha mezza Trieste”, ha replicato Claudio Sterpin.



Poi ha aggiunto: “Ma l’intelligenza dove sta? Quando succedono queste cose lei è appena scomparsa, poteva essere da un’amica, una cugina, qualsiasi parte, e durante quel periodo di 20 giorni in cui lei era semplicemente scomparsa e poteva riapparire… tutto questo lavoro è stato fatto sapendo già che lei non sarebbe tornata più”.

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO VS CLAUDIO STERPIN: “TU SAPEVI CHE LILY FOSSE SCOMPARSA…”

Sebastiano, marito di Liliana Resinovich, non ci sta: “No, tu sapevi che non poteva tornare, perchè chiami gli amici e i vicini di casa, perchè ti comporti così?”. Ma chi è stato quello che ha cercato per primo Liliana Resinovich: “Io mi sono tenuto in contatto con la polizia che indagava per allontanamento volontario”, precisa Sebastiano, mentre Claudio Sterpin aggiunge: “Io mi sono recato in polizia già dal 15 dicembre”.

Sebastiano ribatte: “Tu sei andato a fare la denuncia perchè sapevi che Liliana non sarebbe tornata a casa”. Sul fatto che Sebastiano avrebbe detto che quel giorno aveva un alibi perfetto: “Questa è una balla – precisa lo stesso – io non sapevo che Liliana fosse morta, io sapevo che Liliana si era allontanata da casa, come tutti gli altri”. Insomma, un ennesimo confronto serrato fra i due e come al solito le posizione rispettive sono rimaste ferme, ma alla fine chi ha ucciso Liliana Resinovich?