Si torna a parlare della morte di Liliana Resinovich negli studi di Storie Italiane, e di tutte le cose che non sembrerebbero quadrare in quello che è un vero e proprio giallo. Anche oggi in collegamento con il programma di Rai Uno vi era Sergio, il fratello di Liliana Resinovich, nonchè la cugina Silvia Radin, che da tempo puntano il dito nei confronti di Sebastiano Visintin, il marito di Lily.



Le prime parole sono però della genetista Marina Baldi, ospite in studio a Storie Italiane: “Le incongruenze ci sono e sono sotto gli occhi di tutti, ma lui non è indagato. Stiamo facendo un po’ di passi per volta, arriveranno i risultati dell’autopsia, si riuscirà a capire l’epoca di morte, si stabilirà se sia stato un suicidio o meno, visto l’errore che è stato fatto a monte. Alla fine ci saranno forse le ricerche per meglio capire cosa sia accaduto”.



LILIANA RESINOVICH, MASSIMO LUGLI E LA DIFESA DI SEBASTIANO

Ha poi preso la parola Massimo Lugli, che da sempre “difende” Sebastiano Visintin, a differenza invece della quasi totalità dell’opinione pubblica: “Stiamo parlando di una persona in uno stato emotivo particolare, che è stralunato e non è abituato a questi riflettori. Attribuiamo Sebastiano una capacità criminale di aggredire una donna in pieno giorno, portarla nel boschetto”.

Eleonora Daniele lo blocca: “Questo non lo abbiamo mai detto, e non credo nemmeno che lo pensi la famiglia, che crede invece all’ipotesi del mandante, stiamo solo parlando delle bugie raccontate”, ma Massimo Lugli non ci sta: “Qualche contraddizione. Abbiamo visto un filmato in cui Sebastiano Visintin dice di aver risposto al telefono e di aver sentito ansimare. Come si coniuga la capacità criminale a questa cosa che lui continua a contraddirsi me lo dovete ancora spiegare”.



LILIANA RESINOVICH, SERGIO VS MASSIMO LUGLI

A quel punto ha preso la parola Sergio, infuriato: “Io diffido pubblicamente il signor Lugli a commentare la mia tragedia in quanto penso che le sue dichiarazioni siano calunniose e vergognose e mendaci”, Lugli replica: “Lei si deve dare una calmata, il suo dolore non giustifica queste parole. Io commento quando voglio poi se vuole mi quereli e ci vediamo in tribunale, ma come si permetti?” e Sergio Resinovich replica: “Io mi permetto, siamo qui per cercare di comprendere cosa sta accadendo”.

Eleonora Daniele interviene: “Massimo Luglio è un giornalista ed esprime il suo parere”; poi Lugli aggiunge: “Ci vediamo in tribunale”. Sergio Resinovich entra quindi nel merito del caso “Sebastiano ha mentito quel giorno della scomparsa, mi aveva detto che Liliana non c’era e che aveva lasciato i telefonini a casa, io ero già allarmato, e poi mi disse che ci saremmo sentiti dopo quando Lily sarebbe rientrata a casa.

LILIANA RESINOVICH, SERGIO: “SEBASTIANO DICE BUGIE”

“Alle 17:00 – ha continuato il fratello di Liliana Resinovich – io ho chiamato e in casa di Sebastiano vi era il compagno della signora Gabriella, che mi disse che avrebbero cercato di convincere Sebastiano ad andare in questura e che avevano già chiamato gli ospedali, e su questa cosa ha mentito. Un’altra cosa su cui ha mentito e quando dice di aver chiamato l’ex collega di mia sorella Ilaria, dicendo che non aveva portato via i documenti e poi la carta di credito: come fa a saperlo? Ha guardato, altra bugia”.

Insomma, la famiglia e gli amici di Liliana Resinovich, continua a dubitare della ricostruzione fatta da Sebastiano, mentre dall’altra parte della barricata sembrerebbero esservi solo pochi giornalisti, fra cui Massimo Lugli, che oggi è stato pesantemente attaccato proprio da Sergio. La sensazione è che questa querelle proseguirà ancora a lungo, almeno fino a che non si avrà la certezza sui risultati dell’autopsia. Secondariamente, bisognerà appunto stabilire se Lily si è effettivamente suicidata o eventualmente se sia stata uccisa. Infine, scopriremo a quel punto se verrà iscritto qualcuno sul registro degli indagati.