La testimonianza di una donna piomba nel giallo di Liliana Resinovich aggiungendo mistero al mistero. A riportarla è il settimanale Giallo, che parla di un racconto che sarebbe stato fatto da una testimone al marito della vittima, Sebastiano Visintin, e poi agli inquirenti nelle fasi delle ricerche della 63nne in sede di prima indagine. Stando a quanto emerso, la persona in questione sostiene di aver avvistato una donna somigliante a Liliana Resinovich diversi giorni dopo la scomparsa in un luogo particolare, prossimo al teatro di alcuni dei presunti incontri tra la vittima e il sedicente amante Claudio Sterpin, via Slataper.



Tale avvistamento sarebbe stato segnalato dalla testimone al marito di Liliana Resinovich via Facebook, ma non avrebbe ricevuto risposta e per questo si sarebbe decisa a rivolgersi al 112 per inviare la segnalazione. L’episodio descritto dalla testimone risalirebbe al 22 dicembre 2021, quando dalla sparizione di Liliana Resinovich erano trascorsi 8 giorni, e si sarebe verificato tra le 9 e le 9:10 del mattino: “Mentre transitavo nei pressi dell’ingresso inferiore dell’ospedale Maggiore ho visto una signora che assomigliava molto a quella ritratta nei post. Questa donna era alta circa un metro e sessanta, indossava pantaloni neri stretti a tubo molto simili a quelli che avevo visto in una foto della scomparsa pubblicata in altre occasioni. La fisicità della donna che ho scorto vicino all’ospedale, molto magra, ricordava quella di Liliana. Posso dire che assomigliava molto a lei“. Questo quanto dichiarato dalla donna agli investigatori dopo aver tentato, a suo dire invano, di sottoporre la segnalazione all’attenzione del marito della 63enne.



La testimone avrebbe tentato di parlare con il marito di Liliana Resinovich: “Non mi ha risposto…”

Via Slataper, strada vicina al luogo del presunto avvistamento segnalato dalla testimone il 27 dicembre 2021 agli inquirenti, sarebbe al centro di alcuni racconti di Claudio Sterpin il quale, di recente, avrebbe indicato questa zona di Trieste come luogo in cui si troverebbe una soffitta in cui sarebbero avvenuti alcuni dei suoi incontri clandestini con Liliana Resinovich. Un posto che, secondo quanto ricostruito da Giallo, si troverebbe a poche centinaia di metri dal punto in cui la testimonianza collocherebbe l’avvistamento della 63enne datato 22 dicembre.



La testimone avrebbe contattato Sebastiano Visintin via Messenger e, notando che non aveva visualizzato il messaggio, ritenendo importante quanto visto si sarebbe rivolta al 112. Dopo aver allertato le forze dell’ordine, la donna avrebbe inviato un ulteriore messaggio al marito di Liliana Resinovich per informarlo di aver portato il suo avvistamento all’attenzione degli inquirenti e lui avrebbe risposto: “Grazie mille, ti sono molto grato” senza ricontattarla per avere altri dettagli sull’accaduto. “Non mi ha richiamata, ma io gli ho inviato un ulteriore messaggio contenente due immagini della signora che mi ricordavano tantissimo il viso della donna che avevo visto. Lui non mi ha risposto, ma mi ha inviato il simbolo della mano con il pollice alzato“.