Il caso di Liliana Resinovich è più aperto che mai, forte della nuova linfa iniettata nelle indagini dall’ordinanza con cui il gip di Trieste, Luigi Dainotti, ha disposto che si proceda a una serie di importanti accertamenti per tentare di chiarire cause ed epoca della morte della 63enne. Stavolta l’inchiesta è aperta per omicidio a carico di ignoti e molti approfondimenti dovranno essere fatti per provare a segnare un punto nel mistero. Nella narrazione della storia di Liliana Resinovich hanno assunto rilievo le dichiarazioni del sedicente amante, Claudio Sterpin, da sempre convinto che sia stata uccisa e certo che il matrimonio della donna fosse arrivato al capolinea. Una versione contrastata apertamente dal marito della vittima, Sebastiano Visintin, che non ha mai creduto all’ipotesi di una relazione extraconiugale tra i due.



Pochi giorni fa, a margine del no all’archiviazione deciso dal giudice per le indagini preliminari, Claudio Sterpin ha parlato dei presunti incontri segreti che avrebbe avuto con la donna nei mesi precedenti alla scomparsa, a partire dai primi del 2021, e che si sarebbero consumati tra una cantina e una soffitta di proprietà di alcuni amici a Trieste. Un dettaglio che l’uomo, secondo quanto emerso, non aveva mai svelato in sede di prima indagine e che ora, stando a quanto riporta Il Messaggero Veneto, si colorerebbe di un altro particolare: un furgone. Sterpin avrebbe dichiarato di aver incontrato clandestinamente Liliana Resinovich anche a bordo del mezzo, un vecchio Volkswagen bianco, solitamente in via Fanona. Secondo quanto emerso dal racconto di Sterpin, talvolta Liliana Resinovich sarebbe salita a bordo del veicolo sedendosi “nel sedile dietro per non farsi vedere“.



Liliana Resinovich e i presunti incontri segreti con Claudio Sterpin

Claudio Sterpin avrebbe riferito ogni nuovo elemento del suo racconto agli inquirenti, recentemente convocato in questura per riferire in merito alla querela che ha sporto nei confronti di Sebastiano Visintin per alcune dichiarazioni televisive da lui ritenuta “lesive”. Tra i luoghi dei presunti appuntamenti clandestini che avrebbe intrattenuto con la 63enne, Sterpin ne avrebbe indicato uno finora inedito – dopo cantina e soffitta “prestati da alcuni amici – e sarebbe un furgone bianco che avrebbero usato “per andare in giro” in alcune occasioni.



I posti in cui sarebbero avvenuti gli incontri segreti, di cui Claudio Sterpin ha parlato recentemente, sarebbero parte dei 25 punti da chiarire indicati dal gip alla Procura perché le indagini proseguano e chiariscano anche i contorni del rapporto tra la vittima e “l’amico speciale”. Claudio Sterpin ha riferito di aver iniziato a vedere Liliana Resinovich segretamente nei primi mesi del 2021, tra gennaio e maggio, un anno prima che la donna sparisse. L’uomo avrebbe deciso di rivelare i luoghi in cui si sarebbero tenuti gli appuntamenti con la 63enne per mettere a tacere i sospetti sulla sua versione e soprattutto chi mette in dubbio la sussistenza di una relazione con Liliana Resinovich.”La nostra storia non è mai finita, per 40 anni non ci siamo mai persi di vista“. Il marito della vittima, Sebastiano Visintin, continua a respingere questo scenario: “Era una semplice amicizia, Claudio Sterpin infanga la memoria di mia moglie“.