Uno spago, due buste di plastica biodegradabili, due grossi sacchi neri per la spazzatura ed una bottiglia di plastica con del liquido trasparente: sono questi gli oggetti che possono fare luce sul giallo di Liliana Resinovich, trovata senza vita 22 giorni dopo la sua scomparsa a Trieste. Stando a quanto reso noto da Chi l’ha visto, lo spago che teneva le due buste sulla testa della donna, al momento del ritrovamento del corpo sarebbe stato sfilato e sarebbe entrato a contatto con i liquidi che la salma rilascia. Per tale ragione, al momento delle analisi viene rivelato moltissimo Dna di Liliana e una debole traccia genetica che non le appartiene ed appartenente ad un uomo. Tuttavia la traccia non sarebbe sufficiente ad indicare a chi appartenga in modo certo e per questo non può essere usata come prova.



Da quanto appreso, sia il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, che Claudio Sterpin si sarebbero sottoposti volontariamente al test del Dna. Sui sacchi neri invece sarebbe presente il Dna di Liliana: è possibile che nessuno li abbia toccati, almeno a mani nude. In merito alla bottiglia, si sa che c’è il Dna di Lilly mentre non si conosce ancora l’esito relativo alle analisi sul liquido. C’è attesa anche per gli esami tossicologici. Altri esami tuttavia saranno svolti e potrebbero essere quelli decisivi. Si tratta degli esami botanici: sotto le suole delle scarpe della donna si trova il terreno del boschetto dove è stata trovata? La risposta sarà fondamentale a confermare l’ipotesi del suicidio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TEST DNA ESEGUITO ANCHE DA CLAUDIO STERPIN

Continuano le indagini riguardanti la morte di Liliana Resinovich, e la notizia dell’ultima ora è il test del dna eseguito anche su Claudio Sterpin, l’amico della vittima. Dopo aver prelevato il dna di Sebastiano Visentin, il marito di Liliana Resinovich, è toccato anche all’altro uomo che circolava nella vita della donna nelle ultime settimane: “Mi hanno fatto il dna? Beh si perchè no – ha risposto lo stesso Sterpin ai microfoni di Mattino5 – è giusto, dovrebbero farlo a tutti quelli che sono stati in contatto con lei”. Sul quanto l’abbiamo tenuto gli inquirenti Claudio Sterpin spiega: “Io la prima volta che sono andato sono stato più di tre ore, dopo di che non c’è niente.. non devo ripetere per l’ennesima volta le cose dette 15 giorni prima o un mese prima”. E ancora: “Voglio sperare, sono convinto anche, che la polizia si faccia dare i tabulati di tutte le telefonate che ho con lei e che ci siamo fatti negli ultimi tre mesi e voglio sperare che sia possibile per loro risalire alle chiacchiere e ai messaggi che ci siamo scambiati negli ultimi mesi”.



Mattino 5 ha intervistato anche la cugina di Liliana Resinovich, che ha spiegato: “Secondo me è stata una disgrazia che ha portato a farle del male, non credo sia premeditato, aveva le braccia come se fossero state messe nelle tasche nel giubbotto: se uno ti prende da dietro non riesci a reagire, come fai, neanche lo vedi, e magari è una persona che conosci… non te l’aspetti. non ti aspetti che ti prenda da dietro. Io i segni sul collo li ho visti, quello sulla guancia il poliziotto mi ha detto che era dovuto al fatto che fosse appoggiata per terra.Lei forse si è spaventata ancor prima di essere strangolata, perchè un attacco cardiaco da cosa ti viene? Da uno spavento. abbiamo visto anche un occhio girato verso l’alto. La faccia era riconoscibile certo, solo che era sfigurata”.

LILIANA RESINOVICH, LA CUGINA: “SEBASTIANO NON LAVORAVA…”

Quindi la cugina di Liliana Resinovich ha aggiunto: “Mia zia era arrabbiata con Sebastiano perchè non lavora, non va a cercarsi il lavoro. Un po’ non ha voglia di lavorare un po’ per un debito con lo stato non indifferente è per questo che Lily non gli ha messo la firma in banca. Noi ce l’abbiamo con Sebastiano non perchè pensiamo che abbia fatto qualcosa, ma per come è nata questa faccenda, noi ce l’abbiamo con lui da trent’anni”.

Olga Mascolo, inviata di Mattino5, ha concluso: “Il cerchio sembra stringersi, vi aggiungo qualche dettaglio del dna maschile. Si tratta di una parte di sequenza che permetterebbe solo di escludere, non ci potrà essere il match diretto. è stato prelevato il dna di Sebastiano, di Claudio e forse anche di qualcun’altro, gli uomini vicini a Liliana e questo esame permetterà solo di escludere”.