Il caso di Liliana Resinovich continua a far discutere per tutte le tracce e gli indizi che iniziano ad emergere solamente ora, a quasi quattro anni dalla misteriosa sparizione e dal ritrovamento una ventina di giorni dopo del suo corpo quasi perfettamente conservato in un boschetto alle porte di Trieste: tra le tante novità emerse, la trasmissione Mattino 5 oggi si è soffermata in particolare sul dettaglio delle formiche trovate morte sul volto di Liliana Resinovich – seppur fossero in letargo nel momento della sparizione e morte – e su quelle macchie gialle – che sembrano essere polline – e che potrebbero dare un’utile indicazione sul luogo in cui è stata conservata prima del ritrovamento.



Tutti questi dettagli sono stati commentati durante la diretta da Claudio Sterpin – l’uomo che con Liliana Resinovich intratteneva da anni una relazione extraconiugale alle spalle del marito Sebastiano Visintin – che partendo dalle tracce di (presunto) polline ci tiene a sottolineare che “Sebastiano ha dei parenti apicoltori” che potrebbero aver aiutato ad occultare il corpo; tanto che – ricorda – “nel 30 dicembre, quando Liliana era ancora scomparsa, ricevette una telefonata da questo parente con cui parlò per 6 minuti” e lo dimostrerebbero “i tabulati telefonici”.



Sebastiano Visintin: “Non commento le notizie, ma chiedo rispetto per Liliana Resinovich”

Sempre in quel 30 dicembre – spiega ancora l’amante di Liliana Resinovich – “ricevette anche un’altra telefonata dal figlio che rimase impantanato e aveva bisogno di una corda e si precipitò a tirarlo fuori”, il tutto “più o meno nella zona” in cui vive il parente apicoltore: una circostanza – dal conto suo – “illogica” dato che avrebbe potuto chiedere la corda a qualsiasi altro amico che si trovava ad una distanza minore rispetto al padre a circa “100 km di distanza”.



Insomma, l’ipotesi è che in quella giornata il marito di Liliana Resinovich avrebbe fatto una serie di movimenti – se non altro – sospetti che l’avrebbero condotto proprio nei paraggi dell’abitazione dell’apicoltore in cui (ipoteticamente, è sempre bene chiarirlo) si sarebbe potuto trovare il corpo ormai senza vita della moglie: intercettato dalla redazione di Mattino 5, Sebastiano Visintin preferisce non commentare le ultime indiscrezioni – rimettendo la palla in mano “alla procura, che dovrà decidere” -, ma ci tiene a chiedere “rispetto per Liliana” e che si eviti di “coinvolgerla in cose assurde che non può confutare”.