Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich proseguono senza sosta ed ora l’attenzione degli inquirenti sembra essere concentrata in modo particolare sugli oggetti rinvenuti al suo fianco, ovvero un guanto, una bottiglietta contenente un liquido ignoto e un cordino. L’autopsia non ha chiarito le circostanze della morte della 63enne ed in attesa dei test tossicologici si starebbero eseguendo una serie di accertamenti irripetibili su alcuni reperti che includono anche una mascherina chirurgica che la donna aveva con sé.
Stando a quanto riferito da BlastingNews, le analisi biologiche che potrebbero individuare eventuali tracce di Dna o impronte sarebbero in programma per il prossimo venerdì 11 febbraio presso il Gabinetto regionale di Polizia scientifica della Questura di Milano. A quanto pare saranno compiuti anche ulteriori accertamenti sugli indumenti intimi indossati dalla vittima e sulle chiavi ritrovate nella giacca. A tal proposito si è scoperto che il mazzo rinvenuto non era quello che la donna usava abitualmente bensì quello di riserva. Per il momento il fascicolo sulla morte di Lilly resta aperto “formalmente” per sequestro di persona. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LILIANA RESINOVICH, LE NEWS SUL GIALLO
Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste lo scorso 14 dicembre e trovata morta il 5 gennaio in un’area boschiva, è protagonista, suo malgrado, di una vicenda di cronaca nera che ancora non trova soluzione e che ha trovato spazio anche questa mattina, mercoledì 9 febbraio 2022, all’interno di “Storie Italiane”, trasmissione condotta su Rai Uno da Eleonora Daniele. La novità principale è legata al fatto che una bottiglietta contenente un liquido non meglio precisato è stata rinvenuta accanto al cadavere. L’inviato Edoardo Lucarelli ha chiarito che “le risposte alle domande non sono ancora arrivate. Innanzitutto, la borsa di colore beige che Sebastiano ha trovato a casa sua, sembrava lei la indossasse solo in estate, ma le immagini immortalate da una videocamera tre giorni prima alla presentazione di un libro di baseball, mostrano che lei aveva proprio quella stessa borsa”.
LILIANA RESINOVICH: “SI ANALIZZA IL CONTENUTO DELLA BOTTIGLIETTA”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, sul caso Liliana Resinovich il giornalista ha rivelato che “tre giorni fa, presso i laboratori della polizia scientifica di Padova, sono arrivati dei reperti: si tratta dei sacchi neri che ricoprivano il corpo e di quella bottiglietta piena per metà. Si sta esaminando il contenuto e si sta provando a capire se lei abbia bevuto da quella bottiglietta. Sarà altresì analizzato un cordino che chiudeva questi due sacchi. Bisognerà capire se ci siano tracce di qualcuno e se sia stata lei a suicidarsi o se l’abbia uccisa qualcuno”.