Il giallo attorno alla morte di Liliana Resinovich sarà oggetto di indagine nel corso della trasmissione Quarto Grado, che accenderà i riflettori, in apertura, proprio sul caso che da settimane interessa la cronaca nera nazionale oltre che le trasmissioni di approfondimento giornalistico. Le indagini proseguono al fine di fare luce sulle modalità ma soprattutto sulle cause della morte della 63enne di Trieste: si è trattato di un suicidio, come sospettato in un primo momento anche dal marito, oppure è stata uccisa? E se così fosse, da chi e perché?
La donna scomparve dalla sua abitazione il 14 dicembre ma fu trovata cadavere solo il 5 gennaio seguente in un boschetto del suo quartiere, a pochi metri da dove viveva. Fondamentale la testimonianza di Iva, la fruttivendola che, come riferisce Quotidiano.net, il giorno in cui Liliana sparì la vide passare tra le 8.30 e le 9: “era sicuramente lei, l’ho riconosciuta dalla ciocca di capelli chiari, davanti. Non dimenticherò mai lo sguardo, preoccupato”. In attesa dei risultati degli esami tossicologici, si allunga sempre di più la lista degli esperti chiamati a fare chiarezza sul giallo.
Liliana Resinovich, l’autopsia psicologica per risolvere il giallo?
Tra gli esperti che si stanno occupando del giallo di Liliana Resinovich, c’è anche Gabriella Marano, criminologa e antropologa forense che si sta occupando dell’autopsia psicologica della vittima. Se quella tradizionale al momento non ha sciolto i dubbi, potrebbe essere utile quella psicologica che mira a ricostruire il profilo della vittima, come spiegato a Quotidiano.net dall’esperta. Uno strumento molto importante che è stato usato anche nel caso di Roberta Ragusa portando all’esito poi stabilito dalla Cassazione.
In merito al caso di Liliana, la dottoressa Marano ha ammesso di essere appena all’inizio: “Stiamo ricostruendo il profilo della vittima e dei suoi rapporti. È una vicenda davvero molto intricata. Conviene non sbilanciarsi perché il lavoro resti asettico”, ha riferito. Secondo l’esperta, l’elemento chiave sarebbe “La vita della vittima e le sue relazioni”, ma il giallo difficilmente resterà irrisolto: “Gli elementi sui quali lavorare ci sono”, ha concluso.