Elena Basile si schiera contro Liliana Segre. La senatrice a vita, sopravvissuta all’Olocausto, si è vista attaccata dall’ex funzionaria della Farnesina, in passato ministro plenipotenziario e due volte capo missione in Svezia e Belgio. Sul suo profilo Facebook, Basile ha pubblicato un video rivolto a Segre e alle parole della senatrice per il giorno della Memoria. “Cara Signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre: ci racconta di come la sua memoria sia tormentata, non solo nel giorno della memoria, ma per 365 giorni da quello che ha vissuto nei campi di concentramento“.



Il suo messaggio prosegue poi: “Cara signora, possibile che lei sia tormentata solo da pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Ma capisce che ci sono bambini mutilati che giacciono per terra oltre a quelli morti, uno ogni 4-5 minuti?”. Nel video, ha poi messo in piedi un paragone imbarazzante: “Sa che i tedeschi erano molto buoni con i loro bambini nazisti: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli? Sente qualcosa solo per la morte per gli ebrei ma non per gli altri?”.



Liliana Segre, la replica alle dichiarazioni di Basile: “Ritiri o quereliamo”

Dopo il messaggio lanciato alla Segre, Elena Basile ha chiesto alla senatrice a vita di dire “qualche cosa a favore dei bambini, pronunci una condanna, sia la persona morale nella quale tutti noi crediamo”. L’ex funzionaria diplomatica ha lanciato ancora un altro appello alla Segre: “Prenda per mano il presidente della Repubblica, entrambi con il coraggio delle persone morali, dovete condannare Israele e riconoscere lo Stato di Palestina. Non ci deluda”. La replica, che arriva per bocca del figlio, però, è di tutt’altro tenore. Addirittura pare che Liliana Segre sia pronta a querelare Elena Basile per le sue ultime dichiarazioni.



A renderlo noto all’Ansa è stato il figlio: “Ho scritto alla Basile – rende noto Luciano Belli Paci – dicendogli di togliere di mezzo questa cosa, che è falsa, di scusarsi, altrimenti la dobbiamo querelare. Non mi ha risposto, quindi penso che provvederemo per la querela”. “Mia madre – prosegue ancora Luciano Belli Paci – ha ripetuto sempre, anche da Fabio Fazio, che lei non fa distinzioni, che le fanno una pena infinita i bambini di tutte le nazionalità, di tutte le fedi, quelli israeliani e quelli palestinesi. Quindi quello che ha detto Basile è una cosa totalmente falsa”.