Dopo la decisione da parte del governo di inserire nell’ultimo decreto anti-Covid l’obbligatorietà del Green Pass per andare a mangiare al ristorante, andare al cinema o per assistere ad eventi, montano sempre di più le polemiche dei “No Vax” che hanno seminato il caos in tutta Italia con manifestazioni contro la certificazione. Mentre il numero dei vaccinati sale sempre più giorno dopo giorno, e soprattutto il numero di prenotazioni si fa via via più consistente dopo l’annuncio dell’esecutivo, c’è chi ancora non ne vuole sapere di aver somministrato il siero e continua a fare proclami e paragoni assurdi per convincere chi è ancora dubbioso. A rispondere e tirare le orecchie ai non vaccinati è la senatrice Liliana Segre, che sentito l’ennesimo paragone dell’obbligo dei vaccini con la Shoah, sbotta ai microfoni della rivista Pagine Ebraiche.
“L’uso distorto della memoria è una vergogna che dura da tempo. Dopo aver visto l’adorato viso di Anna Frank usato allo stadio non mi stupisco più, non dico che sono insensibile, ma mi è venuta una sorta di scorza”.
LILIANA SEGRE E LE BUGIE DEI NO VAX
La senatrice, più volte finita al centro di polemiche, attacchi, insulti e minacce di morte sui social, ha avanzato una proposta chiara: “Condannare chi rifiuta il vaccino, chi straparla di ‘dittatura sanitaria’ e fa insensati richiami alle leggi razziste è un atto dovuto. È un tale tempo di ignoranza, di violenza, neanche più repressa, che è diventato maturo per queste distorsioni. È una scuola che è stata recepita in cui i bulli sono i più forti“. La stessa Segre ha sentito addosso le accuse dei “No Vax” quando a febbraio si vaccinò contro il Covid: “Hanno detto che avevo delle azioni di Pfizer. Magari. Purtroppo non ne possiedo. Non mi stupiscono nemmeno queste bugie. Ricordiamoci di tutte le falsità sull’attacco alle Torri Gemelle, con alcuni che avevano accusato gli ebrei di esserne responsabili”.
Guardando alle manifestazioni dell’ultimo fine settimana la senatrice ha commentato: “Voglio in ogni caso sperare che quei manifestanti rappresentino una minoranza. Perché come si fa a non vaccinarsi con una malattia terribile come questa che ha ucciso senza distinzioni?”. In conclusione Segre ha inviato un chiaro messaggio ai complottisti: “Se uno vuole vedere il complottismo ovunque, beh resti a casa da solo (stesso invito fatto da Burioni, ndr). Non giri per le strade, non vada nel mondo, non danneggi gli altri. Poi lo so, di solito chi fa quelle scelte non si preoccupa del prossimo”.